La gatta Gilda "legge Tacito"

Gentile dottor Cozzolino,
diciamo pure, anche perché non può difendersi visto che noi umani non ne comprendiamo il linguaggio, che la colpa è della gatta Gilda che, come apprendiamo dal commento del suo padrone, il giornalista Pietro Gargano, alla mia lettera pubblicata su Il Mattino del 16 ottobre, nella rubrica ‘La posta dei lettori’ "è intelligente e legge Tacito". Precisiamo però che fa una grande confusione, attribuendo allo storico latino l'aforisma "Non si compie un'azione virtuosa in vista di un premio: il premio sta nell'averla compiuta", che invece, notoriamente, è del filosofo, sempre latino, Lucio Anneo Seneca.
Ha proprio ragione il giornalista Gargano quando afferma che "Tacito non lo legge più nessuno", evidentemente neppure chi lo cita, attribuendogli frasi che non ha mai scritto e che invece sono di altri. E proprio il caso di dire, parafrasando il noto detto: diamo a Seneca quello che è di Seneca. Con viva cordialità.

Gennaro Capodanno

 
Lucio Anneo Seneca
Gennaro Capodanno