GIORNALISTI: NAPOLI; CONSEGNATI PREMI IN MEMORIA SIANI / CONTICELLO, CHIARIELLO E PELLEGRINO VINCITORI EX EQUO
(ANSA) - NAPOLI, 24 SETTEMBRE - Quegli articoli gli costarono la vita, ma a distanza di 22 anni continuano a dargli voce. A parlare, oggi, attraverso il suo lavoro, è stato prima di tutto lui, Giancarlo Siani, il giovane cronista de Il Mattino ucciso a soli 26 anni dalla camorra. Per ricordarlo, come ogni anno, una
serie di eventi e oggi la consegna dei premi ai vincitori della quarta edizione dei Premio a lui intitolato, nella sala Giancarlo Siani della redazione centrale del quotidiano.
La tesi di laurea su ''Racket e antiracket'' di Filippo
Conticello, il programma sui santuari della camorra ''La camorra abita qui'' di Paolo Chiariello e il libro sulle nuove espressioni della Camorra di Ciro Pellegrino hanno vinto, ex equo, la quarta annualità del premio. Due menzioni speciali sono andate allo spettacolo ''Ladri di sogni'', firmato Vincenzo De Falco e Beppe
Celentano, e al documentario ''Italia nostra cosa'' di Beatrice Luzzi, ed una targa è stata consegnata da Renato Rocco, presidente dell'Unione cronisti italiani della Campania (Unci), al fratello di Giancarlo, Paolo Siani, ''perché - ha detto Rocco - Siani è stato un cronista anticamorra''. Premiata, poi, con una borsa di studio, Iolanda Palumbo, miglior corsista del master in giornalismo del Suor Orsola Benincasa, l'Università che promuove il premio con
l'Ordine dei Giornalisti della Campania, l'associazione
napoletana della stampa, Il Mattino e l'associazione Siani.
''Siani cerchiamo di ricordarlo tutti i giorni - ha detto
Mario Orfeo, direttore del Il Mattino - cercando di ispirarci a quello che ha fatto'', è una figura che per i ragazzi rappresenta ''un esempio da seguire''. Giancarlo probabilmente sarebbe ancora con noi se ci fosse stata una scorta, dice Orfeo rispondendo ai giornalisti, e aggiunge: ''oggi, per fortuna, c'è una maggiore attenzione, forse anche per il sacrificio di
Siani''. Anche per Rosa Iervolino Russo, sindaco di Napoli, che ha partecipato all'incontro, il ricordo del giornalista è importante: ''Si e' sacrificato coscientemente, perché si rendeva conto di cosa stava facendo e del pericolo che correva. È il migliore esempio per un impegno al rispetto della legalità''.
Il ricordo di Siani è attuale per Dino Di Palma, presidente della Provincia di Napoli, che ha ricordato come Giancarlo avesse ''fotografato la camorra, non solo come fenomeno di cronaca nera'', ma come sistema più ampio, ''con connessioni con l'impresa e con la politica''. È stato ''un eroe civile'' secondo Isaia Sales, intervenuto in rappresentanza della Regione
Campania.
''Chiediamo di essere rispettati da vivi, non da morti'' è è stato il monito di Enzo Iacopino, segretario nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, per il quale sbaglia chi pensa ai giornalisti come ''iene dattilografe'' piuttosto ''chiediamo da tempo norme - ha affermato - e invece ci mettono bavagli''.
A ricordare Giancarlo Siani ed altri cronisti che in onore della verità hanno rischiato, o rischiano, come Lirio Abbate, la vita, Maria Fortuna Incostante, parlamentare della Commissione Antimafia, Silvana Fucito, dell'associazione antiracket, Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania e Geppino Fiorenza, dell'associazione
Libera. Presenti anche alcuni alunni delle diverse scuole che portano il nome del giovane cronista anticamorra.(ANSA).
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