Un “immortale” poco conosciuto |
Gentile direttore,
da appassionato di lungo corso di basket la prima pagina della Repubblica dell'undici dicembre, a primo impatto, mi ha positivamente sorpreso ma dopo una analisi più attenta è arrivata una grande delusione. In effetti sembrava troppo bello.
Solitamente le notizie sportive, a meno di grandi risultati nostrani, raramente finiscono in prima pagina e sono relegate sempre nella sezione sportiva della testata. Ecco, vedere la notizia su Repubblica della vittoria dei Los Angeles Lakers mi ha fatto felice. Per un attimo. Perché il titolo definisce “immortale” il campione americano LeBron Jones. Jones.
Ma come Jones? Si chiama LeBron James. È uno degli sportivi più famosi al mondo, considerato il cestista più influente della sua generazione, detentore di svariati record.
Poi faccio un collegamento: i Lakers hanno agguantato la vittoria contro gli Indiana Pacers. Indiana... Jones... Non può essere. Forse il deskista della prima pagina è un grande fan della saga dell'archeologo più famoso del cinema, l'Indiana Jones lanciato nel 1981 con protagonista Harrison Ford ne i Predatori dell'arca perduta.
Certo da un quotidiano che ha una squadra di vertice formata da quattordici unità (con il direttore Maurizio Molinari, i vice direttori Francesco Bei, Carlo Bonini, Walter Galbiati, Angelo Rinaldi, Conchita Sannino e i redattori capo centrali Giancarlo Mola, Andrea Iannuzzi, Alessio Balbi, Enrico Del Mercato, Roberta Giani, Gianluca Moresco, Laura Pertici, Alessio Sgherza) ci si aspetterebbe una maggiore attenzione almeno ai titoli della prima pagina.
All'interno, fortunatamente, il pezzo firmato all'esperto Gianni Riotta porta il nome corretto dell'atleta americano e anche il desk dello Sport non sbaglia il nome né nel titolo né nella didascalia. |
Macello Caliente |
|
|
-(a).jpg) |
LeBron James |
-(a).jpg) |
Harrison Ford |
-(a).jpg) |
Maurizio Molinari |
-(a).jpg) |
Gianni Riotta |
|