SCADE IL 25 gennaio il bando per il consulente che il Comune di Napoli intende assumere, con un compenso annuo di 20mila euro lordi, per far nascere la sua web tv. Una scelta travagliata perché il primo bando, pubblicato alla vigilia di natale con scadenza dieci giorni dopo, era zeppo di paletti alti e sembrava tagliato su misura per qualche nome ‘illustre’, con il risultato di diventare il bersaglio dalle critiche dei giornali, a cominciare dal Roma con i servizi firmati dalla collaboratrice Antonella Scutiero.
L’offensiva ha costretto Vincenzo Lipardi, coordinatore del dipartimento Comunicazione istituzionale del Comune di Napoli, che fa capo al vice sindaco Sabatino Santangelo, a varare d’urgenza una seconda stesura del bando con la modifica di alcuni dei requisiti richiesti. Tra le variazioni significative l’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti viene ridotta da venti a dieci anni e l’esperienza televisiva non deve essere necessariamente Rai.
Già tre mesi prima della web tv si era occupato il cronista politico del Mattino Luigi Roano che aveva scritto di un’operazione da 260mila euro per pagare consulenti, redattori e agenzie video per la fornitura di servizi. Notizie che il Comune aveva smentito.
Stando alle voci che circolavano con insistenza, il ‘vestito’ del primo bando era stato cucito per Luciano Scateni, settantadue anni, da trentadue giornalista professionista, nei primi anni settanta tra i promotori della Voce della Campania, allora quattordicinale del Pci; dal 1976 alla redazione napoletana di Paese sera, di cui è stato responsabile; dal 1980 fino alla pensione nel 2002 alla Rai: cronista per la radio e per la tv, inviato e per tredici anni conduttore del Tg regionale. A Scateni Iustitia ha chiesto se è il vincitore annunciato.
“Si tratta di una bufala; – è la sua risposta netta – perché non intendo presentare la mia candidatura. E non mi candido anche perché non voglio macchiare quasi quarant’anni di attività giornalistica con accuse di favoritismi o clientele. Aggiungo un paio di considerazioni strettamente intrecciate tra loro: un’azienda, pubblica o privata, quando sceglie un dirigente di alta professionalità non fa bandi; se stiamo cercando la guida della web tv del terzo Comune d’Italia ha senso parlare, come ha fatto qualcuno, di sbocco occupazionale per un giovane precario o disoccupato?”
|