Correva l’anno di grazia 2021

La polizia lo definisce un “rapinatore seriale”. Lo accusa di almeno otto rapine a “mano armata” tra la fine di luglio e gli inizi di agosto dello scorso anno, tutte commesse nell’area vesuviana, tra Portici, Ercolano e Torre del Greco. Uno stakanovista.
Il 14 gennaio l’ordinanza di custodia cautelare, gli agenti del commissariato di Portici-Ercolano, gliela hanno notificata a Poggioreale, perché il rapinatore seriale è già in carcere, detenuto per lo stesso reato.
Ma chi è questo recordman della rapina? Non possono saperlo i giornalisti, non ha diritto a saperlo il pubblico. La velina della questura di Napoli, guidata da Alessandro Giuliano, ne riporta soltanto le iniziali e l’età, 31 anni, e precisa che è di Ercolano.
Cronache dell’informazione quotidiana, nell’era del procuratore Gianni Melillo. “È stata la procura a non fornire il nome”. È la risposta abituale che viene data dalle forze dell’ordine ai cronisti. In questura consigliano di contattare il commissariato di Portici-Ercolano, diretto dalla funzionaria Amalia Sorrentino. Il cronista ci prova, chiama il centralino e si qualifica. Ma resta in attesa per lunghi minuti. Poi la centralinista lo informa sgarbatamente che “la dottoressa è occupata”.
Chi è il rapinatore dell’area vesuviana, detenuto e pluripregiudicato? Non lo sapremo. Era l’anno di grazia 2021, l’anno della “società dell’informazione”, di Internet, delle reti All news. Ma a Napoli in procura ed in questura non se ne erano accorti.

Aramis de Vannes

 
Alessandro Giuliano
Gianni Melillo
Amalia Sorrentino