e polis: a settembre Milano e
Roma, poi Napoli e Bologna

A FINE SETTEMBRE sbarca a Milano e Roma, entro l’autunno toccherà a Napoli e Bologna: dopo due anni di rodaggio ‘e polis’, il quotidiano a diffusione mista (gratuita per il 70 per cento e in edicola a 50 centesimi per la parte rimanente), si prepara ad affrontare le piazze più importanti d’Italia.
Il (giornale di) Sardegna viene inventato il primo ottobre 2004 da Nicola (Nichi) Grauso, editore dinamico e innovativo che spazia dalla radio

(Radiolina) alla tv (sua Videolinea, la prima emittente dell’isola), da internet (Vol, Video on line) alla stampa quotidiana (dal 1985 al 1999 è proprietario dell’Unione sarda; per un periodo avrà quote del manifesto e di Rinascita) e personaggio molto


Antonio Cipriani, Gianni Cipriani e Daniela Amenta

controverso: “Marxista, craxiano, berlusconiano, massone?”, si chiede Repubblica in un articolo del 1997 firmato da Annalisa Usai; certo veste i panni di protagonista nei sequestri di Giuseppe Soffiantini e di Silvia Melis, tenta l’avventura in politica con una sorta di partito telematico, il ‘Nuovo movimento’, è coinvolto in vicende giudiziarie per intercettazioni telefoniche illegali.
Grauso è titolare della ‘e polis’, una spa con capitale sociale di mezzo milione di euro e amministratore unico Luisella Garau, con la quale edita il Sardegna, che copre l’intera isola, e poi si sdoppia: un’edizione sud con base Cagliari e una nord centrata su Sassari e redazione anche a Olbia.
Per l’attacco alla penisola, che parte all’inizio del 2006, Grauso e i dirigenti della Publikompass, la concessionaria della pubblicità, puntano sul Nord est: per l’esordio viene scelta Padova, seguita da altre otto edizioni: Bergamo, Brescia, Mestre, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. L’ultima nata, il 20 giugno, è Firenze.
Formato 27,5 x 39,5 (la metà del tradizionale lenzuolo), cinquantasei pagine, una tiratura dichiarata che supera le sessantamila copie in Sardegna e le 330mila con tutte le edizioni, e polis ha la testa del giornale a Cagliari, nella cui redazione vengono realizzate le pagine nazionali. Al vertice del quotidiano ci sono due fratelli. Il direttore è Antonio Cipriani, romano di Tivoli, quarantotto anni, da diciassette professionista, per quindici anni cronista all’Unità (giornale dal quale proviene anche il redattore capo Daniela


Le edizioni pubblicate da e polis (manca Firenze, partita a giugno)

Amenta), ha lavorato alla rivista di Gianni Minà Latinoamerica e diretto il quotidiano l’Ora di Palermo; il condirettore è Gianni Cipriani, quarantacinque

anni, professionista dal 1989, un passato all’Unità come autore di articoli e inchieste di giudiziaria e servizi segreti; il redattore capo centrale è Alessandro Ledda, cagliaritano, trent’anni, da sette professionista, proveniente dall’Unione sarda. Con Cipriani e Ledda nella redazione di viale Trieste lavorano poco più di venti redattori, un quarto degli ottantaquattro che formano l’intero organico dell’operazione e polis.