Amarcord. Era il 1985 e nel film 'Pop corn e patatine' Nino D’Angelo, fresco di maturità appena conquistata (vabbè si, era un film) parte per le vacanze con la fidanzatina, ricchi di gioventù e speranzosi di serate a base di patatine, simbolo di gaiezza e spensieratezza. Perché, diciamocelo, alla fine bastano le patatine e la vita, come ci insegna Rocco Siffredi, assume tutto un altro gusto.
Lo pensavano anche, secondo l’inchiesta della procura di Napoli con l'aggiunto Francesco Greco e il sostituto Giancarlo Novelli, quasi tutti i componenti del consiglio regionale della Campania, accusati di aver passato molte serate al pub e in birreria a spese nostre. I magistrati vogliono sapere, e allora l’Ansa l’8 luglio con un take siglato LN (Enzo La Penna) ci informa “cominciati gli interrogatori da parte della Finanza”, e piombano il 9 luglio sulla notizia Cronache di Napoli con Antonella Giannattasio (“sentiti dagli investigatori i consiglieri regionali”), la Gazzetta di Caserta con Giovanni De Stasio (“sono cominciati ieri gli interrogatori”), Roma (“partono gli interrogatori”).
Solo Repubblica Napoli canta fuori dal coro e puntualizza “non decollano gli interrogatori, alcuni consiglieri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, altri non si sono presentati, altri hanno chiesto il differimento per sopravvenuti impegni”. Quindi non sapremo, se non tra molto tempo, quanto abbia inciso nella nostra vita, in senso lato, il costo delle amate patatine. |