"Maurizio ci manchi"

Maggio ‘09: la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale è in pieno fermento. Gli schieramenti fanno andare al massimo i motori della propria struttura di partito (quella che nel 1993 Achille Occhetto definì avventatamente “gioiosa macchina da guerra”, che poi si “imballò” rovinosamente per la discesa in campo del Cavaliere), l’esercito di candidati si affanna a scovare vecchi indimenticabili amici a cui chiedere il voto. Giornali e agenzie sono sommersi da nomi, proiezioni e cifre. Ma c’è chi mantiene la necessaria calma: il 15 maggio l’Ansa Napoli guidata da Mario Zaccaria trova e lancia la notizia originale con un take siglato YKN-PO (Sara Ricca, collaboratrice, e il redattore Alfonso Pirozzi).
Il Pdl, nel collegio Posillipo- Bagnoli- Soccavo schiera la candidata più giovane: si tratta di Francesca Pascale, 24 anni. Non una soubrette, non una velina, non una minorenne. Francesca è laureanda in Scienze Politiche e il suo vero merito (è una storia commovente, e merita di essere raccontata) è stato di aver fondato nel 2006, dopo la vittoria di Romano Prodi, il comitato “Silvio ci manchi”. Fosse ancora tra noi, un posto da deputato non lo toglierebbe nessuno a Giacomo Leopardi, che anticipò i tempi e dedicò al Cavaliere due liriche immortali: A Silvia e Passero Solitario. Ma torniamo a Pascale. Proprio in seguito a questa iniziativa”, ci ricorda Pirozzi, “ha avuto la possibilità di conoscere personalmente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.” Il quale non dimentica e oltretutto, dice la Pascale al cronista “è un uomo a cui piace stare tra la gente". Specialmente tra i giovani, che stravedono per lui e lo chiamano familiarmente “papi”. E per la laureanda Berlusconi è davvero un punto di riferimento irrinunciabile: se ne convince lo stesso Pirozzi al punto che il titolo del take recita: Silvia Pascale è la più giovane candidata”.
Alla presentazione della candidata c’è lo stato maggiore del PdL: Maurizio Iapicca vice coordinatore cittadino, Maurizio Taglialatela coordinatore cittadino, Nicola Cosentino coordinatore regionale e il candidato presidente alla Provincia Luigi Cesaro. Anche qui al cuore non si comanda: Tagliatatela rinuncia al nome di battesimo (Marcello) e assume quello di battaglia “Maurizio”. Appena mezz’ora più tardi, però, il festival del nome in libertà registra una frenata: l’attento Pirozzi corregge il tiro e Silvia ritorna ad essere Francesca, per la serenità della sua madrina di battesimo. Maurizio Taglialatela, invece, resta tale anche nel take di rettifica. Alle prossime politiche capeggerà una lista ispirata a Gasparri: “Maurizio ci manchi”.

Masino Pavese
 
Achile Occhetto
Maurizio Iapicca
Marcello Taglialatela
Nicola Cosentino
Maurizio Gasparri