Presidio edicolanti a Torre Francesco

Gli edicolanti napoletani manifesteranno il 25 marzo alle 11 al Centro direzionale, davanti a Torre Francesco, l’edificio che ospita il Mattino.
Le vendite dei giornali che inesorabilmente continuano a calare stanno creando una situazione drammatica: negli ultimi cinque anni a Napoli città le edicole sono passate da 500 a 294, mentre nell’intera provincia da 700 sono diventate 482.
A rendere più pesante la situazione è il muro di gomma che oppone la Fieg, la Federazione degli editori guidata da Andrea Riffeser Monti, a qualsiasi proposta di ridiscutere le condizioni di vendita dei prodotti editoriali, con l’accordo nazionale scaduto nel 2004 e mai più rinnovato.
Il mercato è profondamente cambiato, - spiega Aldo Esposito, segretario napoletano del Sinagi, il sindacato nazionale dei giornalai – con gli editori che a parole si dichiarano convinti della centralità delle edicole e poi si muovono decisi lungo tre direttrici che vanno nella direzione opposta: la moltiplicazione dei prodotti; una costante riduzione dei prezzi; politiche aggressive di abbonamenti con tagli dei prezzi fino al 70 per cento”. Ed Esposito fornisce esempi concreti e dati: il Corriere della sera, che ne sforna quattro o cinque a settimana, e Repubblica inondano le edicole di allegati, grandi contenitori di pubblicità, e per il compiegamento riconoscono agli edicolanti un indecente centesimo e mezzo a copia; i prezzi stracciati si riflettono pesantemente sugli introiti degli edicolanti; gli abbonamenti ‘regalati’ riducono la platea dei lettori che vanno dal giornalaio. Il risultato è che il lavoro da fare su alcuni fronti aumenta e le entrate crollano.
La risposta degli edicolanti, sostengono insieme Sinagi e Snag (sindacato nazionale giornalai), deve perciò essere ferma: “se gli editori non ritengono di remunerare adeguatamente la rete di vendita, con un aumento significativo della percentuale spettante agli edicolanti, allora la rete di vendita deve adottare le misure indispensabili per salvarsi. Dobbiamo essere pronti a tutto se vogliamo avere un futuro che dipenderà dalla forza con cui reagiremo in modo determinato e compatto alle scelte della Fieg”.
E indicano le misure da adottare rapidamente: una quantità controllata di pubblicazioni perché, come previsto per legge, l’edicolante ha diritto a ricevere copie di prodotto editoriale quotidiano e periodico commisurato alla capacità commerciale della propria edicola; una giusta visibilità alle pubblicazioni di qualità perché sono necessarie vendite ‘vere’ e non pubblicazioni da 50 centesimi o da un euro; un compenso adeguato per le attività di compiegamento e abbinamento e una riduzione degli allegati gratuiti.

 
Edicola della Libera
Edicola L. Giordano
Edicola via Belvedere
Andrea Riffeser Monti
Aldo Esposito