Round al Mattino
per l'articolo 28

IL GIUDICE DELLA prima sezione lavoro del tribunale di Napoli Maria Gaia Majorano ha “rigettato” il ricorso ex articolo 28 presentato dal Sindacato dei giornalisti campani. All’udienza del 28 febbraio il magistrato ha ascoltato le parti, per il Mattino soltanto il legale romano Giovanni Lazzara e per i giornalisti l’avvocato Eugenio Salzano e il segretario del sindacato Claudio Silvestri, e poi si è riservata. Dopo qualche giorno ha depositato le tre pagine della sua decisione spiegando che ritiene corretta la condotta della società sui due punti denunciati dal

sindacato: il licenziamento delle giornaliste Paola Del Vecchio e Maria Tiziana Lemme senza avere chiesto il preventivo parere obbligatorio al comitato di redazione come previsto dal contratto di lavoro; il licenziamento delle due giornaliste in violazione degli accordi sindacali sottoscritti per l’accesso allo stato di crisi.  Sul primo ha ritenuto che l’apertura della procedura che porta al licenziamento

Eugenio Salzano

non significa avvio del licenziamento e quindi la comunicazione al cdr è stata tempestiva. Sul secondo punto afferma che, stando all’accordo sottoscritto nel 2017 sull’ultimo stato di crisi, “sono state individuate come in esubero 19 unità ex articolo 1. Le giornaliste Lemme e Del Vecchio sono invece articolo 2 e dunque non erano le unità cui fanno riferimento gli accordi sindacali de quibus”. La Majorano ha quindi condannato il sindacato a pagare anche duemila euro di spese legali.
Un vecchio sindacalista del Mattino si dichiara decisamente perplesso sul decreto e fa un confronto ‘logico’: “nell’intesa sottoscritta dalle parti al ministero del Lavoro nel 2017 l’azienda ha dichiarato soltanto diciannove esuberi ex articolo 1 e non ha ritenuto di inserire altri contrattualizzati come invece ha fatto in altre occasione. Basta ricordare che il 22 giugno del 2009 venne firmato al ministero uno stato di crisi per il Mattino che prevedeva ventiquattro tagli: venti articoli 1, due articoli 12 (corrispondenti) e due articoli 2 (collaboratori fissi)”. 
Un’ultima notazione: in un primo momento il giudice Majorano aveva rimesso il fascicolo al presidente della prima lavoro Mariavittoria Papa che poi glielo ha riassegnato. Ma perché l’aveva rimesso al presidente?