Messaggero: congratulazioni
a cdr e redazione del Mattino

Il Cdr del Messaggero si congratula con il Cdr e la Redazione del Mattino per l'importante successo di giustizia e di legalità ottenuto con l'ordinanza del giudice del lavoro del Tribunale di Napoli, che ha condannato la società editrice del Mattino per condotta antisindacale. Il Mattino spa, società che fa parte del gruppo editoriale Caltagirone, ha tentato di colpire il diritto costituzionale allo sciopero della Redazione, negando il diritto al riposo settimanale, la cosiddetta “corta”, quando nel corso di una settimana il giornalista partecipa a più giorni di sciopero. Con questo comportamento si viola il principio logico secondo il quale una giornata di sciopero corrisponde in tutto e per tutto a una giornata di lavoro, anche nelle sue ripercussioni sulla maturazione del giorno di riposo. Negare questo principio, come ha impeccabilmente osservato il giudice del lavoro Fabrizio Amendola, significa “oggettivamente una limitazione al libero esercizio del diritto di sciopero” in quanto la decisione aziendale è “potenzialmente idonea ad indurre il dipendente a non aderire alla protesta per non vedersi indebitamente disconosciuto il giorno di riposo a lui spettante”.
Il ricorso, promosso a norma di legge dall'Associazione napoletana della stampa, è stato un passaggio reso necessario dall'ostinazione dell'azienda a non voler trovare un'intesa pacifica, che pure era stata proposta dal Cdr del Mattino. Il Cdr del Messaggero condivide, con i colleghi del Mattino, la disponibilità sindacale alla ricerca del dialogo, ma anche la difesa decisa dei principi quando dalla controparte questa disponibilità non c'è.

Roma, 7 febbraio 2007

Il Cdr del Messaggero
(Fabio Morabito, Corrado Giustiniani, Fiorella Iannucci)