IL 22 DICEMBRE scorso Carlo Gambalonga, vice direttore vicario dell’Ansa, colse l’occasione degli auguri di natale ai giornalisti della sede partenopea di San Tommaso d’Aquino per annunciare in pompa magna la promozione a redattore capo di Mario Zaccaria, responsabile di Ansa Campania. Zaccaria veniva promosso insieme a tredici colleghi della redazione centrale e di altre sedi regionali, con scatti che variavano da capo servizio a

del cdr della redazione centrale – non erano mai state ufficializzate, quindi, per azzerarle, non c’è stato bisogno di una smentita. Al momento siamo impegnati con l’azienda in una vertenza generale per arrivare alla definizione di un quadro complessivo delle esigenze dell’agenzia. Anche se ci sono situazioni nelle quali riconoscimenti professionali sono dovuti, ritengo sbagliato promuovere i capi e dimenticare la fanteria. Con Orietta Bonanni (giornalista della redazione di Genova e componente del cdr per le sedi regionali, ndr) stiamo completando un giro d’Italia per avere un quadro dettagliato della situazione regione per regione; al tempo stesso dovremo prestare più attenzione alle esigenze dei redattori ordinari: l’obiettivo è valorizzare tutte le professionalità di cui l’Ansa dispone”.
Intanto in tempi brevi andrà risolta la questione del direttore: Pierluigi Magnaschi, da tempo annunciato in uscita, ha compiuto i sessantacinque anni lo scorso undici febbraio. Dall’azienda però non arrivano segnali e il presidente del consiglio d’amministrazione Boris Biancheri quando a maggio

Luigi Contu, ex vice direttore Ansa ora al politico di Repubblica, ed Enrico Romagna Manoja, ex responsabile dell’Economia dell’Ansa, passato nel marzo del 2000 a Repubblica con lo stesso incarico, dal febbraio 2003 direttore del quotidiano Mf e del settimanale Milano Finanza.