Somma, commozione
per l'addio a Melania

MELANIA: SU SAGRATO FIORI DEL MARITO E PICCOLA VITTORIA / MESSAGGIO DI UNA CONCITTADINA, LEI COME YARA E SARA
(ANSA) - SOMMA VESUVIANA (NAPOLI), 16 MAGGIO – Nella chiesa di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana (Napoli) avranno inizio tra poco più di un'ora i funerali di Melania Rea, la 29enne uccisa circa un mese fa in provincia di Ascoli Piceno. Si tratta della stessa chiesa dove la giovane fece la comunione e si sposò tre anni fa con Salvatore Parolisi, caporal maggiore dell'Esercito.
La bara di legno chiaro di Melania è collocata davanti all'altare, al centro della navata. Davanti è stata posta una sua fotografia nella quale compare in primo piano. Sul pavimento è adagiata una lastra di marmo a forma di libro sulla quale è stata incisa la poesia che gli zii materni hanno dedicato alla giovane immaginando che lei parli alla figlioletta Vittoria, di 18 mesi (''non puoi vedermi ma io sono la luce con cui tu vedi...'').
Sul sagrato sono stati adagiati numerosissime corone e cuscini di fiori. Da poco è stata portata una composizione nella quale campeggiano cinque girasoli con un nastro su cui è scritto 'il marito e la figlia Vittoria'. Da stamattina tanta gente del paese si è recata in chiesa per l'estremo saluto a
Melania, tra cui molti ragazzi all'uscita da scuola.
Su un fascio di fiori collocato davanti alla chiesa c'è un foglio con un messaggio firmato da 'Liliana, una giovane concittadina' sul quale c'è scritto: ''Alzo gli occhi al cielo e vedo troppi angeli, Yara, Sara, Melania, due bambine, una giovane mamma senza un perché''. (ANSA).
LN 16-MAGGIO-11 13:58  

MELANIA: IN DUEMILA A FUNERALI. PADRE,NIENTE PIU' COME PRIMA
(ANSA) - SOMMA VESUVIANA (NAPOLI), 16 MAGGIO – Circa duemila persone hanno partecipato nell'affollatissima chiesa di Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana (Nola) ai funerali di Melania Rea. Al termine del rito funebre celebrato dal vicario episcopale di Nola, monsignor Pasquale D'Onofrio, la bara è stata portata a braccio dal fratello della vittima Michele insieme con altri amici e familiari della giovane.
Il marito Salvatore Parolisi, sempre al termine della messa funebre, si è intrattenuto brevemente con i commilitoni del 235esimo Rav Piceno e poi è uscito dalla chiesa sorretto dal fratello e dalla sorella.
Salvatore ha partecipato alla messa seduto in prima fila alla destra dell'altare mentre dall'altro lato c'erano i parenti della moglie. Dall'altare hanno ricordato la vittima un cugino di Melania che ha letto uno scritto composto dal padre della giovane, Gennaro Rea e dal fratello di Melania, Michele.
Nel messaggio il padre ha parlato di ''un vuoto incolmabile, si cercano risposte a tanti perché. Melania è stata portata via da un destino crudele che  l'ha strappata con violenza inaudita ai suoi affetti. Niente sarà più come prima. La speranza è che continui a vegliare su chi l'ha amata a cominciare dalla figlia che continuerà a vegliare dall'alto''. (ANSA).
LN/BOM 16-MAGGIO-11 16:23

ANSA/ MELANIA: SALVATORE IN GINOCCHIO IN CHIESA DAVANTI BARA / FOLLA PER L'ULTIMO SALUTO; IN OMELIA NESSUN ACCENNO A OMICIDIO (dell'inviato Enzo La Penna)
(ANSA) - SOMMA VESUVIANA (NAPOLI), 16 MAGGIO - Percorre a passo incerto la navata, si avvicina all'altare fissando la foto di Melania che sorride come accadeva nei giorni lieti. L'immagine è collocata accanto alla bara di legno chiaro che ora lui abbraccia mentre in ginocchio sussurra come una preghiera il nome della moglie. Sono tutti per lui gli occhi di quanti attendono in chiesa - parenti, amici, autorità locali, compaesani e anche tanti curiosi richiamati dall'evento mediatico - per partecipare ai funerali di Melania Rea, la 29enne uccisa in un bosco del Teramano il 18 aprile scorso.
Salvatore Parolisi è il marito affranto dal dolore inestinguibile di chi ha perso una donna bella e innamorata, madre della sua Vittoria di appena 18 mesi. Ma è anche l'uomo che ha ammesso di averla tradita con una soldatessa del suo Reggimento ed è, inutile nasconderlo, soprattutto il principale, o meglio l'unico finora, sospettato del delitto nonostante non vi sia alcuna contestazione formale da parte dei magistrati. È proprio il contrasto tra le due immagini inconciliabili in una stessa persona, quella dell'uomo al quale hanno ucciso la moglie e quella del presunto assassino, l'aspetto che colora di una luce surreale questi funerali, celebrati nell'affollatissima chiesa seicentesca di Santa Maria del Pozzo, la stessa dove Melania fece la prima comunione e si sposò esattamente tre anni fa.
I giornalisti (non i fotografi e operatori televisivi che sono rimasti fuori per volere dei familiari) e non soltanto loro cercano dunque di cogliere in ogni atto, ogni sia pur minima espressione del volto, qualche cenno che possa indicare quale dei due Salvatore sia quello vero. A tanti appare autentico il dolore del caporalmaggiore quando lo si vede barcollare avviandosi al termine della messa verso l'uscita, sorretto dal fratello e dalla sorella, mentre la bara viene portata a braccio da Michele, fratello di Melania, e da altri parenti della moglie. C'è chi invece coglie una sensazione di gelo tra Salvatore e i familiari di Melania, seduti in prima fila ma sui banchi opposti che fissano la bara senza incrociare mai gli sguardi. E qualcuno cerca di interpretare come il segno di una di presa di distanze tra i familiari di Melania (che si sono sempre detti convinti dell'innocenza) e Salvatore Parolisi qualche frase del discorso letto sull'altare da un cugino della vittima, che è intervenuto su delega del padre della donna  uccisa, Gennaro Rea. Parla di ''un vuoto incolmabile, si cercano - dice - risposte a tanti perché. Melania è stata portata via da un destino crudele che  l'ha strappata con violenza inaudita ai suoi affetti. Niente sarà più come prima. La speranza è che continui a vegliare su chi l'ha amata a cominciare dalla figlia che continuerà a vegliare dall'alto''.
Anche Michele interviene dall'altare, limitandosi a ringraziare di cuore tutti quelli sono stati vicini in questo momento terribile.
Nell'omelia di monsignor Pasquale D'Onofrio, che ha commentato un passo del vangelo di Giovanni, ha ricordato la figura di Melania, la sua fede convinta, ma nessun accenno all'episodio criminale che le ha stroncato la vita. Sul sagrato della chiesa tantissimi fiori: ci sono le corone del 135/o Reggimento Piceno (11 militari erano oggi in chiesa per abbracciare il caporalmaggiore), quelle dei Comuni di Folignano e di Somma Vesuviana, dei numerosi amici. Un cuscino dove campeggiavano cinque girasoli è stato l'omaggio di ''Salvatore e la figlia Vittoria''. Poco più tardi al cimitero, dove Melania è stata seppellita nella cappella di famiglia, un necroforo è rimasto ferito dalla caduta di un marmo. Salvatore ha avuto un lieve collasso al momento della sepoltura.
''Alzo gli occhi al cielo e vedo troppi angeli, Yara, Sara, Melania, due bambine, una giovane mamma senza un perché'', ha scritto su un foglietto Loredana, una ragazza di Somma Vesuviana. (ANSA).
LN 16-MAGGIO-11 20:22