Gentile direttore,
ho inviato il giorno 26 febbraio la lettera allegata al Il Mattino per segnalare le affermazioni non vere del direttore dell´Aci Antonio Coppola in merito alle cause dell´inquinamento atmosferico a Napoli. Sono passati più di venti giorni, ma la lettera non è stata pubblicata, né Il Mattino ha in qualche modo rettificato i dati palesemente non veri forniti dal direttore dell´Aci.
Cosí i lettori di questo giornale saranno convinti che l´inquinamento a Napoli dipende non da auto e moto, ma dal riscaldamento domestico.
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Illustrissimo dottor Mario Orfeo
il direttore dell´Automobil club diffonde informazioni non vere. Su Il Mattino di domenica 25 febbraio infatti egli afferma: “Le fonti di inquinamento non sono solo la mobilità. Le polveri sottili, per esempio, dipendono soprattutto da impianti di riscaldamento domestico e industriali, dai cantieri, dalle condizioni igieniche della città, dai cumuli di rifiuti ammassati”.
Questo non è assolutamente vero. I dati ufficiali (quelli dell´Apat, l´Agenzia nazionale per l´ambiente e i servizi tecnici) parlano chiaro: il PM10 (le polveri fini) in Italia sono per il 49% dovute ai trasporti, per il 27% alle industrie, per il 10% al riscaldamento, per il 5% alle centrali elettriche e per il 9% ad altre fonti (rifiuti ecc.). I dati per Napoli (Apat 2006) sono i seguenti: trasporti 80%, riscaldamento 19%, industrie 1% e ciò è comprensibile se si considera che a Napoli le industrie sono ormai pochissime, che il clima è mite e il riscaldamento utilizza come fonte il metano (il combustibile fossile meno inquinante), che la centrale elettrica cittadina (quella di Vigliena) è stata metanizzata e che non ci sono inceneritori in Campania.
Sempre l´Apat indica che i trasporti sono la fonte dell´84% dei composti organici volatili (benzene, benzoantracene ecc.), del 78% del monossido di carbonio e del 64% degli ossidi di azoto.
Mi rendo conto che il direttore dell´Automobil club cerca di difendere l´auto, ma i dati parlano chiaro: la principale fonte di inquinamento atmosferico è il trasporto e, quindi, se si vuole migliorare la situazione bisogna intervenire in questo settore, soprattutto diminuendo il numero di auto in circolazione. Distinti saluti
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