Le note del sindacato
sulle due perizie fallite

ll comunicato del Sugc del 5 ottobre …

È fallita la perizia sul cellulare di Rosaria Federico, la giornalista de “La Città di Salerno” a cui la scorsa settimana la procura aveva sequestrato il telefono per un articolo sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
Il perito del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania è dovuto intervenire per evidenziare che i cellulari acquisiti erano custoditi in buste aperte senza alcun sigillo e senza la necessaria controfirma della giornalista. Con il software in dotazione alla Polizia postale non è stato possibile acquisire i dati e il tentativo di utilizzare altri software non previsti dai controlli è stato interrotto dal perito.
Intanto, questa mattina il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, insieme con il direttore de “La Città”, Stefano Tamburini, ha incontrato il procuratore di Salerno, Corrado Lembo, il quale ha spiegato che «la procura ha agito secondo responsabilità, trasparenza e in difesa di un principio costituzionale come quello dell’obbligatorietà dell’azione penale».
«Le motivazioni addotte dal procuratore della Repubblica di Salerno – affermano Fnsi e Sugc – sono inaccettabili. Si è trattato di una violazione del diritto di cronaca e del diritto dei giornalisti al segreto professionale e alla segretezza delle fonti, anch’essi sanciti dalla Costituzione, dalle leggi e dalla giurisprudenza costante della Corte europea dei diritto dell’uomo. Il tentativo messo in atto da più di una procura di scardinare il segreto professionale rappresenta una deriva pericolosa che va contrastata in ogni sede. Il sindacato dei giornalisti valuterà se sussistano gli estremi per un ricorso alla Corte di Strasburgo».
Fnsi e Sindacato giornalisti della Campania hanno intanto sottoposto il problema al ministero della Giustizia, che ha già acquisito informazioni presso la procura di Salerno.


… e quello del 6 ottobre

Dopo il sequestro dei cellulari della giornalista de “La Città di Salerno” Rosaria Federico, e dopo il fallimento dell’analisi “non ripetibile” sugli stessi, la Procura di Salerno ha disposto una nuova perizia sui telefonini della collega.
Con un preavviso di appena 17 ore è stato comunicato all’avvocato della Federico, Antonio Sarno, e al consulente del sindacato, Antonio Montisano, che oggi alle 11, stavolta presso la Squadra Mobile della Questura di Salerno, alla presenza del pm titolare dell’inchiesta, Silvio Marco Guarriello, si sarebbe effettuato un ulteriore tentativo di accesso ai dati dei telefoni. Cosa che è effettivamente avvenuta, sempre con esito negativo.
Una procedura assolutamente irrituale e anomala, visto anche quanto affermato nel verbale della Polizia postale di Napoli che ha certificato la “fine dell’attività di acquisizione” con “esito negativo”.
Nonostante la Procura abbia infine disposto la restituzione dei cellulari alla giornalista, Fnsi e Sugc stigmatizzano questo ulteriore tentativo di violare, con ogni mezzo, il diritto alla riservatezza delle fonti della collega. Oltre a condannare il sequestro in sé, il sindacato denuncia poi le gravi carenze che hanno caratterizzato le operazioni, come il fatto che i telefoni non erano stati sigillati come prevede il protocollo, e chiedono al ministro della Giustizia di inviare gli ispettori per fare piena luce su una vicenda inquietante che rappresenta un gravissimo precedente.