Un contentino ai tifosi delusi

La sera di domenica 18 settembre si disputa allo stadio Meazza la partita Milan-Napoli. Vincono gli azzurri per 2 a 1. L’allenatore dei rossoneri Stefano Pioli è molto deluso. “per quanto creato non potevamo perdere”. E sono molto delusi anche alcuni dei redattori della Gazzetta dello Sport che, per dare un contentino ai tifosi rossoneri, se la prendono con l’arbitro Mariani per il rigore concesso al Napoli.
Il box sulla ‘Moviola’ è intitolato “Dest-Kvara: il tocco c’è ma l’intensità …”. E il testo è schierato sin dall’incipit: “Ci vogliono 2’ e 07” per capire cosa è veramente accaduto tra Dest e Kvara: due minuti e passa in cui il Var deve richiamare all’on field review Mariani. L’arbitro – non ben posizionato – era convinto che il difensore milanista avesse preso il pallone. Invece è oggettivo il contatto piede destro-piede destro in area rossonera, così a Mariani tocca valutare l’intensità dell’intervento: e l’intensità non è travolgente e quindi assomiglia ben più a un rigorino”. E insiste: “il tocco di Dest non è proporzionato al crollo del giocatore del Napoli”.
Il tentativo di addossare all’arbitro la colpa del risultato è però maldestro e isolato. Leggiamo il Corriere della Sera, che con Urbano Cairo ha lo stesso editore della Gazzetta. Nella cronaca del match il cronista Carlos Passerini scrive: “ma è proprio il neoentrato Dest a commettere l’ingenuo fallo su Kvaratskhelia che porta al giusto rigore”. Giudizio confermato sin dal titolo (“Giusto il rigore contro il Milan”) da Paolo Casarin nell’abituale commento del lunedì sugli arbitraggi delle varie partite. “Al 54’ proteste del  Napoli – scrive Casarin – per il calcio di Dest sul piede di Kvara. Mariani non vede e Irrati lo soccorre: dal monitor il rigore è evidente”.

Martin Beck

 
Maurizio Mariani
Paolo Casarin
Massimiliano Irrati