"Sparato al petto"

Forse è camorra, forse no. È comunque ferocia quella che si consuma a Boscoreale, nel cortile di un capannone industriale: un uomo ucciso a colpi di fucile, il cadavere decapitato e i cani a guardia dello stabilimento che fanno scempio dei resti.
I giornali riportano la notizia il 28 gennaio, mentre il mattino.it coordinato da Carlo Nicotera, batte tutti sul tempo e già nel pomeriggio del 27 il sito del Chiatamone diffonde la cronaca e la foto del luogo. Occorre un titolo forte, “sparato” come si dice in gergo. E lo è alla lettera: Orrore a Boscoreale, sparato al petto e / decapitato. La vittima è un imprenditore.
I carabinieri sul posto cercano indizi utili alle investigazioni: si conosce il nome della vittima, il cognome, anche l’età. Le indagini dovranno accertare il calibro dell’uomo.

Monteiro Rossi