Sindacato al Tar contro
sindaco di Poggiomarino

PROMOZIONE E realizzazione di attività di informazione istituzionale; redazione e diffusione di note e comunicati; rassegna stampa quotidiana; promozione di eventi e iniziative comunali; cura e gestione dei rapporti con i media; predisposizione di locandine e brochure informative su iniziative dell’ente”: questi gli impegnativi compiti, per tempo e qualità del lavoro, che il comune di Poggiomarino, un centro di oltre ventimila abitanti in provincia di Napoli, indica nel

bando per un addetto stampa pubblicato il 20 gennaio scorso.
Nell’avviso è anche specificato che l’incarico “verrà affidato per un periodo di un anno” e si precisa che “le prestazioni saranno rese in piena autonomia organizzativa

Luigi De Martino e Claudio Silvestri

senza vincolo di giorni e di orari”. Un’aggiunta che suona come una presa in giro perché se vuoi una “rassegna stampa quotidiana”, la redazione di “note e comunicati” e la preparazione di “eventi e iniziative” speciali stai chiedendo un impegno giornaliero che va ben oltre le ore di lavoro previste dal contratto giornalistico.
Ma il colpo ‘migliore’ il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga, eletto nel settembre scorso alla guida di una coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e quattro liste civiche, lo piazza quando chiarisce che “l’importo a disposizione dell’Amministrazione è di € 5.000,00 omnia comprensivo”. Si tratta quindi di 400 euro al mese “omnia (!) comprensivo”. Un po’ meno della metà di quanto percepisce una collaboratrice domestica extracomunitaria pagata in nero.
Siamo di fronte a un compenso mortificante - è il commento di Claudio Silvestri, segretario del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania (Sugc) - ed è assurdo che questo avvenga da parte di una amministrazione pubblica che, legittimata da una normativa che consente l’affidamento diretto per i servizi sotto soglia, la utilizzi in contrasto con le disposizioni del codice civile sulle professioni intellettuali, che impongono un compenso adeguato all’importanza dell’opera prestata e al decoro della professione. Principio sancito anche da una ordinanza del Tar di Lecce”.
Secondo il Sugc è urgente un intervento normativo per evitare che i diritti dei giornalisti vengano regolarmente calpestati. Intanto ha dato mandato all’avvocata amministrativista Lucia D’Alterio e al

Rocco Cerone e Mauro Keller

civilista Luigi De Martino di presentare un ricorso al Tar.
L’iniziativa giudiziaria punta anche a fare da apripista - spiega Silvestri – perché si vanno moltiplicando i bandi che prevedono per i giornalisti compensi irrisori. È recente

l’avviso del comune di Brentonico, un piccolo centro a una quarantina di chilometri da Trento, che ha pubblicato un avviso per la ricerca di un giornalista prevedendo un compenso di 5mila euro lordi all’anno”.
Il Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, con il segretario Rocco Cerone, insieme all’Assostampa Trento, guidata da Patrizio Belli, e all’Ordine regionale dei giornalisti, presieduto da Mauro Keller, hanno chiesto l’immediato ritiro del bando.
Il comune di Brentonicodenunciano in una nota – non tiene conto dell’articolo36 della Costituzione italiana che ‘sancisce il diritto per ogni lavoratore a una retribuzione proporzionata a quantità e qualità del suo lavoro sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa’.”