Gentile direttore, nella nota di Hans Schnier pubblicata sull'ultimo numero di Iustitia e dedicata allo strafalcione del ministero della Ricera scientifica sul "tunnel del neutrini", leggo che questi benedetti neutrini "sono giunti puntualmente al Gran Sasso attraverso sofisticatissime apparecchiature scientifiche. Un collegamento quindi strumentale tra le due località, se volete virtuale".
Mi sembra che neanche il fustigatore della Gelmini abbia le idee chiarissime in proposito: i neutrini non hanno viaggiato "attraverso sofisticatissime apparecchiature scientifiche", tra Cern e Gran Sasso non c'è stato "collegamento", né "strumentale" né "virtuale". Più semplicemente, i neutrini hanno attraversato la crosta terrestre (hanno la proprietà di trapassare la materia), viaggiando, per così dire, "liberi", e infatti uno degli aspetti più delicati dell'esperimento era il riuscire a "catturarli".
Con questo voglio solo sottolineare che è gravissimo che il ministro parli a vanvera, ma i suoi censori, prima di fare i brillanti, dovrebbero documentarsi per evitare di incorrere in ulteriori imprecisioni. Cordiali saluti,
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