Il polimero è una macromolecola, ovvero una molecola dall'elevato peso molecolare, costituita da un gran numero di piccole molecole.
Di polimeri, nella sua vita politica e professionale, ne ha studiati tanti il professor Luigi Nicolais, Gigino per gli amici (ma Antonio Bassolino come lo chiama?) che certo non potevano stupirlo, in quelle afose giornate di fine giugno, quelle decine, forse centinaia, di molecole che vagavano al congresso provinciale del Partito democratico alla disperata ricerca di un'aggregazione.
Che conferisse loro dignità di polimero, appunto. Ma il 66enne docente di Tecnologia dei polimeri alla Federico II contava le molecole che rimbalzavano come impazzite nel salone congressuale ed era certo del fatto suo: il vero polimero sono io, e sarò eletto segretario.
Anche a via Chiatamone, sponda Il Mattino, le molecole della cronaca si erano riunite intorno ai polimeri Mario Orfeo, Antonello Velardi e Claudio Scamardella e avevano emesso il verdetto inappellabile, puntualmente pubblicato domenica 29 giugno. "Stallo nel Pd, ma Cozzolino è in vantaggio". E, perché non ci fossero dubbi, il Primo Piano dedicato al congresso, firmato da Corrado Castiglione, offriva a tutta pagina un: "Pd, Cozzolino in vantaggio ma Nicolais resiste". Chiaro?
Inoltre, per gli irriducibili dell'aritmetica applicata all'irrazionale, nella stessa pagina un box sul numero dei pacchetti di voti informava: Area Nicolais 150 voti, Area Bassolino 140 voti. Allergici alla politica, ricordavamo tuttavia che Andrea Cozzolino, 46enne assessore regionale, è "area Bassolino". Dunque come poteva il delfino di don Antonio essere in vantaggio? Forse era solo un auspicio dei polimeri del Chiatamone, un modo garbato di fare il tifo senza voler condizionare molecole in crisi di identità. Ma sapete come si usava dire una volta: Se lo dice Il Mattino è vero, se non lo dice Il Mattino la notizia non esiste (ultimo teorico di questa scuola di pensiero Giacomo Lombardi). Molti, il 29 giugno, si sono congratulati con Cozzolino per il successo. Gigino la macromolecola, che non legge Il Mattino, ha stravinto 194 a 154.
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