Piuenne: viaggi a Dubai,
poi crisi aziendale e tagli
DOPO MESI di incontri e progetti nel luglio 2013 Piuenne, la tv del trentunenne imprenditore irpino Massimo Abate e della moglie Paola Rossi, trentadue anni, amministratrice della Tea (la srl proprietaria dell’emittente), muove i primi passi e fa firmare contratti ai giornalisti che lavoreranno in redazione. Pochi giorni prima di natale c’è la presentazione della tv in pompa magna a Napoli, all’hotel Vesuvio, con i coniugi Abate, il direttore di rete Edoardo Fedele, nel 2012 direttore di Extra Tv, emittente di Sora, nel
Frusinate, e il consulente Maurizio Iapicca, settantaquattro anni, in tempi remoti uomo Fininvest in Campania e nel 2008 deputato del Pdl. Il 17 gennaio, alle ore 17, c'è il varo ufficiale della tv con un canale all news e un secondo interamente dedicato allo sport, con
Francesco Castellano e Ettore Freda

trasmissioni dalla sede del Napoli a Castelvolturno e una serie di speciali con Diego Armando Maradona realizzate inviando due operatori e un giornalista negli Emirati arabi, a Dubai, nel buen ritiro del Pibe.
Le spese sono fuori controllo e tra maggio e giugno non vengono rinnovati i contratti a tempo determinato a dieci dipendenti: Chiara Borzacchiello (titolazione), Marina D’Apice (giornalista), Carmine Govetosa (tecnico emissione), Carmine Montefusco (cameran), Carla Polverino (giornalista) Marco Ruggiero (tecnico audio), Nino Baldi (service Salerno), Mauro Ielardi (service Benevento); i redattori del web Francesco Avati e Pellegrino Marciano. Le forbici non risparmiano il collaboratore Marino Bartoletti, trenta anni fa conduttore della Domenica sportiva, ma anche di Pressing e del Processo del lunedì.
I tagli colpiscono anche i redattori a tempo indeterminato: il primo licenziato è il giornalista sportivo Andrea Pressenda, curatore della trasmissione ‘In casa Napoli’. Nei primi giorni di agosto tocca ad altri tre dipendenti: il redattore capo e ‘volto’ di Piuenne Rossella Altamura, la redattrice e conduttrice Rossella Strianese e Fabrizio Ricciardiello, tecnico venuto da Roma

Fabrizio Ricciardiello e Paola Rossi
nell’autunno 2013 con la ‘Broadcast solutions’ per costruire l’intero sistema di produzione della tv, da gennaio a marzo è impegnato nella start up della tv con la formazione di giornalisti e tecnici, ad aprile viene assunto a tempo indeterminato come responsabile del sistema di

montaggio dell’emittente. Ed è singolare che, dopo i cachet onerosi pagati alle firme sportive invitate a Castelvolturno, i voli e gli alberghi in Arabia, i conti di ospiti e di vertici dell’azienda per l’hotel de la Ville ad Avellino e per i ristoranti, Massimo Abate decida di licenziare gli uomini macchina della tv.
Nell’elenco dei caduti vanno ricordati due giornalisti licenziati prima ancora che la tv partisse: l’ex Rai Salvatore Biazzo, direttore durante la fase del progetto; Marcello Curzio durato due mesi, da luglio a settembre 2013.
Sul difficile momento che sta vivendo la società, alla Tea, l’azienda di Mercogliano, alle porte di Avellino, con cinquantamila euro di capitale divisi tra Abate (45 per cento) e la moglie (55 per cento), assicurano che l’obiettivo è raddrizzare i conti per fare vivere la televisione e forniscono due motivi per spiegare la crisi. In un mercato affollato da concorrenti che hanno trenta anni di vantaggio, la nuova emittente per farsi conoscere e diventare un appuntamento abituale per i telespettatori campani doveva partire con il botto e questo spiega le spese folli per Maradona e per il Calcio Napoli. Il secondo motivo è in sostanza un’autocritica. Tra gli investimenti iniziali e i costi di gestione dei primi sette mesi la somma spesa è stata largamente superiore al

milione di euro, mentre sul versante entrate ci sono stati poco meno di 300mila euro di pubblicità. Così a luglio Abate ha impresso una svolta a Pubblidea, la concessionaria controllata dal suo gruppo, licenziando il responsabile Mario De Rosa, in

Gianni Colucci e Maurizio Iapicca

passato alla Sipra, la società che cura la raccolta pubblicitaria della Rai.
Torniamo ai licenziati/licenziandi. Il 18 agosto c’è stato il tentativo obbligatorio di conciliazione alla direzione territoriale del lavoro di Avellino. Erano presenti Altamura, Strianese e Ricciardiello, assistiti dall’avvocato Ettore Freda, per la Tea l’avvocato Francesco Castellano del foro di Napoli e i giornalisti Armando Borriello, Gianni Colucci e Claudio Silvestri del nuovo Sindacato dei giornalisti della Campania. Forse anche grazie alla presenza del sindacato Castellano ha proposto di ritirare i licenziamenti e sostituire l’attuale contratto con un part time a tempo indeterminato con orario e retribuzione dimezzati e, per l’Altamura, direttore di fatto dei servizi giornalistici, un demansionamento a redattore ordinario. L’avvocato Freda si è riservato di valutare le proposte e ogni decisione è rinviata al 10 settembre.