Amarildo 1, Amarildo 2

Ecco quel che succede a reclutare redattori troppo giovani, non riconoscono i mostri sacri del nostro calcio ed espongono il buon Toni Iavarone, responsabile dello sport del Mattino, a delle figuracce facilmente evitabili. Vedi ad esempio il giornale della vigilia di Natale a pagina 37, nella foto di piede (si dice ancora così vero?) vengono indicati i giocatori della nazionale dell'82 che portano la bara di Bearzot. E si fa confusione tra Tardelli e Gentile, che al funerale non c'è proprio andato. Va bene che vestivano la stessa maglia bianconera, ma distinguerli non è peccato mortale.
Ma non bastano i redattori che gli sbagliano le didascalie. Ci si mettono anche i collaboratori presuntuosetti a rovinare il Natale a Iavarone. Bello concettualmente il pezzo sul legame tra religione e gol per il bomber Cavani a pagina 28 del Mattino del 22 dicembre. E anche se il buon Davide Morganti (Carneade chi era costui? Carratelli dove sei?) ironizza troppo sulla fede di Cavani con un pizzico di cattivo gusto, mi cade proprio nel finale. Forse gli sarebbe utile un buon almanacco di calcio per non confondere l'Amarildo del Cesena, che cita nel pezzo come iniziatore di Edinson sulla via della fede, e quello della Fiorentina, che non era certo uno stinco di santo.
Il primo Amarildo Souza de Amaral (nato nel 1964) ha infatti militato nella Lazio e nel Cesena a cavallo degli anni 80/90. E a lui Morganti voleva far riferimento; ma che c'azzecca (per dirla alla Di Pietro) la Fiorentina? Tra i viola, oltre che nel Milan e nella Roma, militò infatti Amarildo Tavares da Silveira (nato nel 1939), sostituto di Pelè ai mondiali del 1962, a cavallo degli anni settanta. Benedetti ragazzi, un po' di attenzione.

Gino Palumbo

(*) Da www.adnkronos.com
(**) Da www.sportitalia.com
(***) Da webtiscali.net
 
Enzo Bearzot (*)
Marco Tardelli (**)
Mimmo Carratelli
Amarildo Tavares (***)