NEL GIORNO dell’insediamento del nuovo direttore Alessandro Barbano i vertici di via Chiatamone fanno una scelta singolare e autolesionista: l’arresto del penalista Salvatore Maria Lepre con l’accusa di millantato credito, piazzato in prima pagina su tutti i quotidiani napoletani, sul Mattino scivola indietro, molto indietro: la notizia, firmata da Leandro Del Gaudio, viene pubblicata con rilievo soltanto a pagina 44, corredata da un fotino alto tre centimetri del legale arrestato, con un richiamo poco visibile nella copertina di

conquista la fascia alta di prima pagina, con un titolo e una grande foto di Lepre, e l’intera pagina 6, con immagini grandi della commercialista Sandra De Caro e del legale, a corredo di due servizi della cronista di giudiziaria Titti Beneduce. Stessa scelta operano i giornalisti del Roma: fascia alta di prima con grande foto e la pagina 3 per intero con seconda foto dell’avvocato e tre servizi di Fabio Postiglione. Timida invece l’impaginazione del desk di Repubblica Napoli: richiamo in prima senza foto, che viene pubblicata in un taglio basso di pagina 3 insieme all’articolo di Dario Del Porto.
Perché il Mattino minimizza una notizia di sicuro interesse come l’arresto di un avvocato noto come Salvatore Maria Lepre, difensore tra gli altri del killer dei Casalesi Giuseppe Setola? In redazione assicurano che non c’è da fare dietrologie e che si è trattato soltanto di un infortunio professionale dovuto anche alla confusione creata dall’arrivo al giornale del nuovo direttore.
Il giorno successivo in tribunale c’è l’assemblea dei penalisti e all’arresto dell’avvocato Lepre il Mattino riserva finalmente un titolo a tre colonne sulla prima pagina del dorso cronaca e sulla protesta degli avvocati pubblica un ampio resoconto a pagina 42 firmato da Rosaria Capacchione.