La sera di domenica 19 dicembre il Napoli batte al Meazza il Milan per uno a zero. Al novantesimo minuto il centrocampista rossonero Kessie pareggia ma l’arbitro Massa, dopo consultazione al Var, annulla per fuorigioco di Giroud. A fine partita si scatenano le polemiche in tv, sui siti e sui social.
Il 20 dicembre sul Corriere della Sera Mario Sconcerti, insieme a Paolo Condò la prima firma di calcio in Italia, scrive parole definitive: “il fuorigioco c’era, il resto dipende dalle opinioni e dalla casistica ufficiale”.
La Gazzetta dello Sport, direttore Stefano Barigelli, vicario Gianni Valenti, vice Pier Bergonzi e Andrea di Caro, batte una strada diversa e dedica cinque pagine al gol annullato ‘ingiustamente’. Comincia dal titolo che apre la prima: “Così non Var”; continua in seconda e in terza: “Errore al Var / Rabbia Milan”, con un taglio basso altrettanto netto: “Giusto andare a rivederlo, ma Massa sbaglia ad annullare”; chiude in sei e in sette: “Pioli attacca l’arbitro”.
Il primo quotidiano sportivo italiano deve certamente tenere conto del suo radicamento territoriale e del peso che hanno Inter, Milan, Juve e, dobbiamo aggiungere, Torino, perché il patron dei granata Urbano Cairo è l’editore della Gazzetta. Ma se tiene conto soltanto di questo dato è un giornale ‘regionale’ e non è un quotidiano attendibile.
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