Auricchio "picanto"

Le 15 righe che sconvolsero il mondo. E niente sarà più come prima. Il 31 luglio Repubblica Napoli in un riquadrato a due colonne conquista un bel record: una notizia che fa a cazzotti col titolo, un nome sbagliato, una rettifica, annacquata tra parentesi, che nessuno vede.
Il team guidato da Giustino Fabrizio, con il vice Ottavio Ragone, ci informa nel titolo che al capo di gabinetto del sindaco Luigi De Magistris, il tenente colonnello Attilio Auricchio, sarà affidata “anche la gestione del Pon Sicurezza”.
Nell’articolo si dice invece che “ il colonnello Auricchio non gestirà le attività del Pon Sicurezza del Comune”. Sempre in quelle 15 righe ci dicono che “a Monica Tommaselli va il supporto e monitoraggio sulle attività del Forum delle Culture”.
Buona idea; sarà una parente dell’assessore alla Cultura, Giuseppina Tommaselli.
Rigorosi per tradizione, nelle 15 righe ci dicono anche che il giorno precedente, anziché la vera foto del povero tenente colonnello, è stata pubblicata quella del sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio. Immaginiamo il militare prestato alla politica con la valigia in mano, incerto sul da farsi. E incerto anche sulla propria identità. E forse sul proprio grado raggiunto dopo tanti anni di lodevole impegno, perché il 24 giugno a pagina 7 Repubblica riferisce in un servizio firmato da Alessio Gemma  che sono stati blindati gli ingressi di Palazzo San Giacomo: i varchi di ingresso “risponderanno al capo di gabinetto nominato da de Magistris, il tenente dei carabinieri Attilio Auricchio”. Eppure il 14 giugno, presentando la nuova giunta, de Magistris aveva parlato del “colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, mio grandissimo collaboratore in Calabria, che ho molto apprezzato, uomo di cui mi fido assolutamente”.
Ma col caldo di luglio non c’era bisogno di andare fino in Calabria, per sapere chi è e cosa fa Auricchio: bastava leggere una esaustiva nota biografica pubblicata sul Venerdì di Repubblica il 15 luglio: un profilo completo, con vita e opere di Auricchio. Nonché il suo vero viso.
Ora, direbbe qualche personaggio del professor Bellavista, errore per errore non potevate pubblicare qualche bella istantanea di quella sellerona di Ela Weber, quella dell’Auricchio picanto?

Ruy Vaz

 
Ottavio Ragone

Luigi De Magistris

Attilio Auricchio
Giuseppina Tommaselli
Domenico Auricchio