L'omicidio Spadafora

Gli inglesi, lo sapete, sono un  po’ spocchiosetti. A sentirli parlare, hanno inventato e scoperto tutto loro: a dargli credito, Cristoforo Colombo era nato a Chelsea mentre Antonio Meucci, quando faceva le prove della sua invenzione, gridava hellò perché, giurano, era originario dell’Hampshire. Così in tutti i campi.
Nel giornalismo hanno dettato le regole auree, quelle delle famose 5 W (who?, what?, where?, when? why?) che servirebbero a scrivere un buon articolo. E noi ricordiamo che molti dei nostri direttori, coetanei di Matilde Serao, dicevano che un titolo deve essere sufficiente per far capire tutto al lettore, senza bisogno di leggere l’articolo.
Ora succede che al Mattino il direttore Virman Cusenza sarà pure un tipo un po’ british (anche nel nome) ma è pragmaticamente convinto che Meucci sia nato a Firenze, che Colombo sia genovese, che le 5 W sono un’urticante invenzione degli inglesi e che i titoli debbano essere atemporali e che debbano lasciare spazio alla fantasia. Il 15 agosto, sarà stata la canicola, il Mattino pubblica a pagina 11 un pezzo della contrattista estiva Maria Pirro: si parla dell’omicidio di Hugo Spadafora, medico di origini italiane, del feroce dittatore Manuel Noriega, di intrighi che vanno da Costa Rica a Panama. E uno pensa: il solito giallo, puntuale ad ogni estate.
Né il titolo, né l’occhiello, né il sommario (che dovrebbe servire proprio a completare esaustivamente la notizia) fanno cenno al fatto che il “Che” italiano fu ammazzato e decapitato nel 1985.
Se ne ricorda Maria Pirro al quarto rigo dell’articolo. Ma il lettore distratto, frettoloso e sudato pensa che l’estate è proprio la stagione dei delitti clamorosi. Al Chiatamone fa caldo: ma col suo aplomb english il direttore non versa neanche una goccia di sudore.

Abel Fonseca
(*) Da www.stanford.edu
(**) Da www.panama-guide.com
(***) Da www.fopobserver.com
 
Matilde Serao (*)
Virman Cusenza
Hugo Spadafora (**)
Manuel Noriega (***)