Le vicende giudiziarie
del patron della Ipvc

AMBIENTE: PARCHI EOLICI, ARRESTATO PRESIDENTE CALCIO BENEVENTO
(ANSA) - AVELLINO, 10 NOVEMBRE - Il presidente del Calcio Benevento, Oreste Vigorito è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Avellino, nell'ambito di un'operazione sui parchi eolici, denominata 'Via col vento', che ha portato al sequestro di sette parchi eolici riconducibili a 9 società di Avellino.
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Avellino, hanno complessivamente eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla magistratura del capoluogo irpino. Due dei quattro provvedimenti sono stati eseguiti in Sicilia. Altre undici persone sono state denunciate.
Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per aver indebitamente percepito contributi pubblici. Le indagini della Guardia di finanza sono durate due anni. (ANSA).
ZA 10-NOVEMBRE-09 09:15

AMBIENTE: PARCHI EOLICI, ARRESTATO PRESIDENTE CALCIO BENEVENTO (2)
(ANSA) - AVELLINO, 10 NOVEMBRE -  I quattro arrestati sono Oreste Vigorito, di 63 anni di Ercolano (Napoli); Vito Nicastri, di 53, di Alcamo (Trapani); Ferdinando Renzulli, di 43, di Avellino; e Vincenzo Dongarrà, di 47, di Enna. (ANSA).
ZA 10-NOVEMBRE-09 10:30

AMBIENTE: PARCHI EOLICI, ARRESTATO PRESIDENTE CALCIO BENEVENTO
(ANSA) - AVELLINO, 10 NOVEMBRE - Il presidente del Calcio Benevento, Oreste Vigorito è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Avellino, nell'ambito di un'operazione sui parchi eolici, denominata 'Via col vento', che ha portato al sequestro di sette parchi eolici riconducibili a 9 società di Avellino.
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Avellino, hanno complessivamente eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla magistratura del capoluogo irpino. Due dei quattro provvedimenti sono stati eseguiti in Sicilia. Altre undici persone sono state denunciate.
Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per aver indebitamente percepito contributi pubblici. Le indagini della Guardia di finanza sono durate due anni. (ANSA)
ZA 10-NOVEMBRE-09 10:42

AMBIENTE: PARCHI EOLICI, ARRESTATO PRESIDENTE CALCIO BENEVENTO(2)
(ANSA) - AVELLINO, 10 NOVEMBRE -  I quattro arrestati sono Oreste Vigorito, di 63 anni di Ercolano (Napoli); Vito Nicastri, di 53, di Alcamo (Trapani); Ferdinando Renzulli, di 43, di Avellino; e Vincenzo Dongarrà, di 47, di Enna. (ANSA)
ZA 10-NOVEMBRE-09 10:43

BLITZ GDF, 4 ARRESTI E 7 PARCHI EOLICI SEQUESTRATI / TRUFFA ALLO STATO. IN MANETTE ANCHE PRESIDENTE BENEVENTO CALCIO
(ANSA) - ROMA, 10 NOVEMBRE - Quattro persone arrestate - tra cui il presidente del Calcio Benevento, Oreste Vigorito - undici denunciate a piede libero e sette parchi eolici sequestrati nel tempo in Sicilia e Sardegna, per un totale di 185 turbine e un valore complessivo di oltre 153 milioni di euro. È il bilancio dell'operazione ''Via col vento'' della Guardia di Finanza che, in due anni di indagini, ha sgominato una presunta associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato: l'obiettivo era quello di ottenere indebitamente fondi pubblici per l'energia eolica. Oltre a Vigorito (63 anni, di Ercolano) sono stati arrestati oggi all'alba, su disposizione della magistratura di Avellino, Vito Nicastri, 53 anni, di Alcamo (Trapani), Ferdinando Renzulli, 43, di Avellino, e Vincenzo Dongarra', 47, di Enna.
Gli impianti eolici che sono stati posti sotto sequestro nel corso dell'inchiesta si trovano, due nel comune di Carlentini (Siracusa), uno nei territori comuni di Militello Val di Catania e Mineo (Catania), uno a Vizzini (Catania), uno a Ploaghe (Sassari), uno a Camporeale (Palermo), e l'ultimo nei comuni di Partinico e Monreale, sempre in provincia di Palermo.
Gli indagati, secondo l'accusa, presentavano false certificazioni per avere accesso a contributi erogati in favore dei produttori di energia eolica (tra i denunciati a piede libero anche un 54enne di Milano, dirigente della banca che aveva curato l'istruttoria): in particolare avrebbero prodotto false attestazioni sulla titolarità dei terreni utilizzati per impiantare turbine e sulle proprie disponibilità economiche. Gli accertamenti si sono incentrati su 12 società (9 con sede ad Avellino e 3 in Sicilia) beneficiarie di contributi per la
realizzazione di parchi eolici destinati alla produzione di energia elettrica.
Nel corso delle indagini è stata acquisita una gran mole di documenti - tra Avellino, Roma, Napoli, Milano, Taranto, Enna ed Alcamo - mentre rogatorie internazionali sono state condotte in Olanda, Spagna ed Inghilterra. I sequestri preventivi d'urgenza, eseguiti in gran parte alla fine del 2008, hanno riguardato sia gli impianti eolici, sia la concessione di contributi: in quest'ultimo caso le Fiamme Gialle sono intervenute presso il ministero dello Sviluppo economico ed hanno bloccato la concessione di contributi per circa 30 milioni di euro. (ANSA).
SV 10-NOVEMBRE-09 14:36

AMBIENTE: A VIGORITO LA SOLIDARIETA'DEL SINDACO DI BENEVENTO / 'CERTO CHE DIMOSTRERÀ LA SUA ESTRANEITÀ AI RILIEVI MOSSI'
(ANSA) - BENEVENTO, 10 NOVEMBRE - ''Sono scosso per la notizia dei provvedimenti giudiziari che hanno interessato Oreste Vigorito, presidente del Benevento Calcio e imprenditore di primo piano del settore energetico. Conoscendo bene la sua serietà e l'affidabilità, sono certo che in tempi brevi, e con l'ausilio del lavoro attento della magistratura, nella quale ripongo massima fiducia, riuscirà a dimostrare ampiamente la sua estraneità ai rilievi che gli vengono mossi''. Così' il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, commenta l'arresto del presidente del Benevento calcio nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Avellino.
''Sono sicuro, e in un momento come questo costituisce un ristoro non banale, - continua Pepe - che alla mia personale vicinanza si associa quella di tanti tifosi che grazie al presidente Vigorito hanno avuto la possibilità negli ultimi anni di vivere storiche emozioni sportive. Proprio ai numerosi supporter giallorossi rivolgo l'invito a non far venir meno, a maggior ragione in questo momento, il sostegno alla squadra ed alla società sportiva, tenendo ben presente che esiste una chiara distinzione tra gli aspetti giudiziari che avranno necessità di essere approfonditi in tutte le sedi, e la struttura sportiva ideata, sostenuta e portata ad altissimi livelli dal presidente Vigorito''.(ANSA).
W10-PTR 10-NOVEMBRE-09 15:25

AMBIENTE: ARRESTO VIGORITO, LA SOLIDARIETÀ DEI TIFOSI
(ANSA) - BENEVENTO, 10 NOVEMBRE - I tifosi della curva Sud di Benevento hanno espresso solidarietà al presidente Oreste Vigorito, finito nell'inchiesta sui ''parchi eolici'' ricordando che ha fatto rinascere il calcio a Benevento ''dopo l'esperienza brutta del fallimento''. Un uomo ''che ci ha dato la forza di ripartire, più forti di prima, dopo le sconfitte maturate sul campo''. ''Sicuri che, con lo stile che lo contraddistingue da sempre, riesca a vincere anche stavolta - concludono i tifosi -  lo abbracciamo e gli auguriamo un presto ritorno sul prato verde del Santa Colomba, sotto la curva Sud, quel settore che, in questi momenti, pensa ad una sola vittoria, che è diversa da quella sul campo''. (ANSA).
W10-PO 10-NOVEMBRE-09 18:18

AMBIENTE: PARCHI EOLICI; CIMITILE, SOLIDARIETÀ A VIGORITO
(ANSA) - BENEVENTO, 10 NOVEMBRE - ''Mi auguro che l'avvocato Oreste Vigorito possa chiarire al più presto la sua estraneità ad eventuali fatti illeciti''. È quanto auspica il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in merito alla vicenda giudiziaria che ha interessato il presidente del Benevento Calcio al quale ha espresso la sua solidarietà. (ANSA).
W10-PTR 10-NOVEMBRE-09 19:25

AMBIENTE: COMITATO PAESAGGIO, RIVEDERE DECISIONI SU EOLICO
(ANSA) - NAPOLI, 10 NOVEMBRE -  Per il Comitato nazionale del paesaggio la notizia dell'arresto di Oreste Vigorito, nell'ambito di un'inchiesta sui parchi eolici deve portare al ''ripensamento di tutte le decisioni politiche che hanno accompagnato la inutile ascesa delle torri eoliche  a protagonista della rivoluzione verde''. (ANSA).
COM-PO/BOM 10-NOVEMBRE-09 19:58

AMBIENTE: PARCHI EOLICI; VIGORITO, PRECURSORE ENERGIA PULITA (V. 'AMBIENTE: PARCHI EOLICI, ARRESTATO...' DELLE 09:15)
(ANSA)- AVELLINO, 10 NOVEMBRE - È considerato uno degli
imprenditori più ricchi della Campania: Oreste Vigorito, l'amministratore della Ivpc arrestato all'alba
, insieme ad altre tre persone, con l'accusa di truffa ai danni dello Stato nell'ambito dell'operazione ''Via col vento'' condotta dalla Guardia di Finanza, è considerato il precursore in Italia nella produzione di energia eolica.
Sessantadue anni, avvocato di origini irpino-napoletane, insieme al fratello Ciro, Oreste Vigorito ha costruito nel corso degli anni un vero e proprio impero. Stimato presidente dell'Enav, l'associazione industriale del settore eolico, proprietario della società di calcio del Benevento, ma soprattutto deus ex machina della Ivpc, il gruppo che gestisce gran parte delle centrali ad energia eolica installate in quasi tutte le regioni italiane. I primi impianti vengono realizzati a Montefalcone, in provincia di Benevento: dodici generatori da seicento chilowatt ciascuno. Successivamente, cresce il numero dei parchi eolici e, con essi, le società che entreranno nel gruppo Ivpc nel quale Vigorito è sempre presente in veste di proprietario, gestore o manutentore degli impianti. Precursore della ''green economy'', il gruppo di Vigorito fattura 250 milioni di euro l'anno, con 420 dipendenti e un altro migliaio di posti di lavoro impegnati nell'indotto: un settore di grande redditività economica, quello dell'energia eolica, che in pochi anni ha visto aumentare i ricavi di oltre 43 punti percentuali.
Il sogno di Vigorito, al quale stava lavorando alacremente, era il collocamento in Borsa della Italian Vento Power Corporation.
Ciclicamente vicino all'acquisto dell'Avellino Calcio, quattro anni fa ha rilevato il Benevento, una avventura calcistica non priva di soddisfazioni: ha conquistato la promozione in serie C1, due secondi posti e una promozione in serie B svanita nello spareggio dello scorso mese di maggio perso contro il Crotone. (ANSA).
W11-PO/BOM 10-NOVEMBRE-09 20:42

AMBIENTE: PARCHI EOLICI; ARRESTI DOMICILIARI PER VIGORITO / A CASA ANCHE ALTRO PRINCIPALE INDAGATO INCHIESTA 'VIA COL VENTO'
(ANSA) - AVELLINO, 16 NOVEMBRE - Tornano a casa, agli arresti domiciliari, i due principali indagati dell'inchiesta 'Via col vento' condotta dalla Guardia di Finanza che martedì della scorsa settimana si era conclusa con gli arresti di Oreste Vigorito, presidente della Ivpc, gruppo leader nel settore dell'energia eolica, e del suo più stretto collaboratore, Ferdinando Renzulli.
Nel pomeriggio di oggi, i giudici del tribunale di Avellino hanno infatti disposto l'attenuazione delle misure cautelari, anche sulla scorta delle conclusioni a cui era giunto sabato scorso il gip, Paolo Cassano, dopo l'interrogatorio di Vigorito e Renzulli nel carcere avellinese di Bellizzi. Entrambi sono stati trasferiti nelle rispettive abitazioni di Napoli e Avellino.
Nell'inchiesta si ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per l'attribuzione di fondi europei: undici le persone complessivamente indagate, tra cui anche due imprenditori siciliani e nove società, sei con sede in irpinia e tre in Sicilia, finite sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle. L'inchiesta ha anche portato al sequestro di trenta milioni di euro che il ministero dello Sviluppo economico si apprestava a corrispondere alle società del gruppo Ivpc. (ANSA).
W11-TOR 16-NOVEMBRE-09 17:56

MAFIA: MAXISEQUESTRO AL 'RE' DELL'EOLICO VICINO AI BOSS / A IMPRENDITORE VICINO A MESSINA DENARO TOLTI BENI PER 1,5 MLD
(ANSA) - PALERMO, 14 SETTEMBRE - Nell'ambiente lo chiamavano ''il signore del vento'', una definizione colorita che descrive bene l'immenso impero costruito da Vito Nicastri, 54 anni, alcamese, leader nazionale nel settore dell'eolico. Socio di una piccola cooperativa che piazzava impianti solari porta a porta, in pochi anni, ha scalato le vette della green economy italiana. Un'escalation sospetta, secondo gli inquirenti, che, dietro tanta fortuna, vedono l'ombra di Cosa nostra. I dubbi degli investigatori, ora, però, sono anche i dubbi dei giudici che hanno sequestrato il patrimonio di Nicastri: società e beni per un miliardo e mezzo di euro. L'imprenditore trapanese dovrebbe il suo successo ai soldi dei mafiosi che avrebbero deciso di investire nelle energie alternative. Lo proverebbero i suoi rapporti con il superlatitante Matteo Messina Denaro, considerato il nuovo capo della mafia siciliana, e la sproporzione tra i redditi puliti e l'immenso patrimonio accumulato.
Protagonista, negli anni '90, di una delle tante tangentopoli siciliane, reo confesso, ha patteggiato una condanna per corruzione, ma ha evitato il carcere. In cella, però, Nicastri è finito l'anno scorso assieme al presidente del Calcio Benevento, Oreste Vigorito: entrambi erano accusati di una maxitruffa allo Stato escogitata per avere fondi pubblici per l'energia eolica. Scarcerato, il ''signore del vento'', attualmente è libero.
Dopo il solare - seppure su scala 'casalinga' - l'alcamese ha puntato sull'eolico. Come sviluppatore, ''figura professionale tipicamente italiana - scrive la Dia nell'informativa che ha supportato la richiesta di sequestro - che consiste nella realizzazione e nella successiva vendita, chiavi in mano, di parchi eolici, con ricavi milionari''.
Di Nicastri, nel tempo, hanno parlato diversi collaboratori di giustizia. Secondo gli inquirenti, oltre che andare a braccetto con la cosca di Messina Denaro, avrebbe stretto relazioni ''con le consorterie criminali del messinese, del catanese ed anche con la 'ndrangheta calabrese, in particolare con le 'ndrine di Plati', San Luca ed Africo del reggino''.
Il sequestro, definito tra i più cospicui degli ultimi 20 anni, ha colpito 43 società di capitali, anche con partecipazioni estere, operanti prevalentemente nel settore eolico e fotovoltaico, intestatarie, tra l'altro di centinaia di appezzamenti di terreno nelle province di Trapani, Palermo, Reggio Calabria, di numerosi beni mobili, immobili e conti correnti; un centinaio di beni immobili (terreni, palazzine, ville con piscina, magazzini), sempre nel Trapanese; diverse autovetture di grossa cilindrata, un lussuoso catamarano di circa 14 metri e oltre 60 rapporti finanziari (conti correnti, depositi a risparmio, depositi titoli, polizze assicurative).
Negli ultimi anni, al business 'verde'' Nicastri ha associato interessi politici: alle ultime elezioni regionali è stato il supporter del candidato all'Ars Davide Fiore (Mpa), che, non eletto, è stato chiamato, successivamente, dal presidente della Provincia regionale di Trapani, Mimmo Turano, a ricoprire la carica di assessore allo Sport e Turismo fino a due mesi fa. (ANSA).
SR 14-SETTEMBRE-10 19:07