Tar, Velardi batte
il prefetto Ruberto

VA AVANTI IL match che vede contrapposti il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto e il suo braccio destro Michele Lastella, vice prefetto vicario e dallo scorso ottobre commissario del comune di Marcianise, contro il giornalista Antonello Velardi, numero due del Mattino e fino al 14 ottobre 2019 sindaco di Marcianise.
Il 25 giugno Velardi si è aggiudicato un round importante: il Tribunale amministrativo regionale ha deciso di sospendere la decisione del prefetto che gli aveva tolto la scorta.
Velardi è da tempo oggetto di minacce e intimidazioni a causa delle sue battaglie per la legalità alla guida del comune di Marcianise, minacce ricevute anche dopo le dimissioni da sindaco. Per questo motivo era tutelato da una scorta che il 25 febbraio il prefetto, senza fornire alcuna

motivazione o documentazione, ha tagliato. La decisione è stata impugnata davanti al Tar che ha sospeso l’efficacia del provvedimento.   
Da dove nascono le ruggini tra Ruberto e Velardi? Il giornalista è sempre stato un cane

Michele Lastella e Matteo Mauri

sciolto dal carattere ruvido ed alcune sue scelte non sono state apprezzate dal palazzo del governo di Caserta, il cui inquilino è forse troppo concentrato sui risvolti politici del suo incarico. Tra queste scelte c'è, ad esempio, la decisione del sindaco di far uscire Marcianise dalla stazione appaltante che riunisce tutti i comuni della provincia e viene gestita dal prefetto. E non a caso il commissario ha smontato alcune delle ordinanze più significative del sindaco e con uno dei provvedimenti più recenti ha deciso di riportare Marcianise nella stazione appaltante.
Abbiamo cercato di conoscere l’opinione del prefetto sulla decisione del Tar ma i suoi collaboratori era molto occupati. Hanno commentato invece il provvedimento del Tribunale amministrativo Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario e presidente della Federazione della stampa, e i vertici del sindacato campano. “Il ripristino della scorta a Velardi – scrivono in una nota congiunta Fnsi e Sugc - è una buona notizia ed è la conferma che l’allarme lanciato dal sindacato regionale e nazionale era fondato. In Campania e in particolare in provincia di Caserta si registra un’escalation di episodi di violenza e intimidazioni nei confronti dei giornalisti rispetto ai quali occorre tenere alta l’attenzione. Un ringraziamento, in questo senso, va al vice ministro dell’Interno Matteo Mauri e al Viminale per avere attivato l’Osservatorio sui giornalisti minacciati”.