Firmare 're. cro.' per non assumersi responsabilità sulle imprecisioni dei pezzi sta diventando una abitudine per la redazione Grande Napoli, guidata da Marilicia Salvia con vice Paolo Mainiero.
A mo’ di esempio basta prendere l’articolo pubblicato il 21 giugno dal Mattino. Per allungare il brodino di un pezzo più che stiracchiato su una notizia importante alla quale il giornale dedica mezza pagina l’ignoto estensore ripete due volte la dichiarazione della povera moglie: “avevamo chiesto che finisse i suoi giorni a casa, ma il Tribunale di Sorveglianza ci ha negato anche questo nonostante vi fosse il parere favorevole del pubblico ministero”. Poveri lettori.

Vostro Gino Palumbo