Caro direttore, 
ti segnalo che la gazzetta di Caltariccone per tre giorni  consecutivi si è occupata della chiusura di Sudd, la fondazione promossa da Antonio Bassolino.  
15 gennaio.  Prima pagina  del dorso cittadino: Il Caso / Fondazione Sudd verso la chiusura (con foto a colori di un invecchiato  Bassolino su tre  colonne) e rinvio: Treccagnoli a pagina 33. 
15 gennaio. A pagina 33  articolessa nostalgica di Pietro Treccagnoli sul rischio di chiusura  della Fondazione Sudd, che Bassolino definisce fonte di produzione di "Politica e e Cultura".  
16 gennaio. A  pagina 7 articolo di Treccagnoli che intervistando Bassolino sulle liste per le  prossime elezioni gli fa dire che la Fondazione Sudd ha chiuso  perché nessuno si è fatto vivo dopo la denuncia del pericolo di chiusura (ergo,  l'articolo treccagnolesco del giorno precedente non era una notizia diretta soltanto  ai lettori, ma serviva come ultimo appello ai mecenati  esitanti, riluttanti o pentiti).  
16 gennaio. Pagina 33. Ignara  che nel dorso nazionale era apparso l'annuncio della chiusura nell'articolo di  Treccagnoli, la redazione cronaca spara un piede di pagina a cinque colonne che  annuncia: "Senza fondi chiude la Fondazione di Bassolino".  
17 gennaio. Pagina 7. Treccagnoli,  stanchetto, si toglie l'elmetto e posa il moschetto. Ora tocca a un altro  guerriero, Paolo  Mainiero che, di pianti foriero, canta delle "lacrime  sul je accuse di Antonio Bassolino" (uno  Zola con la  "e" al posto dell'apostrofo) e spiega che questo Je accuse non scuote il Pd e se lo scuote nessuno se ne accorge. Ed ecco l'attesa  commozione: "Un  solitario intervento è stato quello del suo successore a Palazzo Santa Lucia, Stefano Caldoro che ha  affidato al twitter un pensiero su Sudd: Brutta notizia la chiusura della  Fondazione. Richiamo a Istituzioni e cittadini: bisogna fare qualcosa".                   |