Sul Cormezz servizio sciatto

Il Mattino ha tagliato lo spazio riservato ai cinema riducendolo da una pagina a mezza; il Corriere del Mezzogiorno fa di peggio. Negli spettacoli affidati a Vanni Fondi l’elenco di sale e pellicole è sormontata da una striscia orizzontale con le tramine di tre film; firma la rubrica un critico cinematografico di lunga esperienza come Antonio Fiore. Gli altri quotidiani napoletani non hanno questo servizio e le otto righe possono aiutare a sceglier quale film vedere.
Tutto bene, quindi? No, perché la sciatteria può rovinare anche una buona idea. Il 14 dicembre Fiore segnala tre pellicole: due, ‘Santiago, Italia’ di Nanni Moretti e ‘Un giorno all’improvviso’ del napoletano di Pompei Ciro D’Emilio, con il voto massimo, cinque pallini; il terzo, ‘La donna elettrica’ del regista islandese Benedikt Erlingsson, con un giudizio lusinghiero, tre pallini. Con l’eccezione di Moretti che resiste al Modernissimo nella ‘sala più piccola d’Europa’, 25 posti, gli altri due, dopo qualche giorno al Metropolitan e al Filangieri, dal 20 dicembre scompaiono dalle sale napoletane.    
E, allora, vi domanderete, quale è il problema? Il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato la stessa striscia con i tre film per venti giorni, fino al due gennaio, segnalando sempre gli stessi titoli ma soprattutto suggerendo di andare a vedere film non più in programmazione da settimane.

Francesco Ingravallo

 
Vanni Fondi
Nanni Moretti
Benedikt Erlingsson