Ranieri è subissato di fischi;
l'Ansa: Applausi al San Carlo

Cara Iustitia,
per un giornalista dire una bugia è una cosa grave; ma dire una bugia su un fatto che deve ancora accadere è paradossale. E se il giornalista in questione lavora per un’agenzia, c’è l’ulteriore aggravante che da lui ci si aspetterebbe l’oggettività, la notizia nuda e cruda: anche perchè i giornali pagano un

abbonamento alle agenzie, e non dovrebbero sborsare soldi per una patacca.
Il 19 giugno l’Ansa Napoli, guidata da Mario Zaccaria, mette in rete un lancio siglato Y7W-


San Carlo, la Traviata. Violetta e Alfredo in una scena del primo atto

KXR (l’autrice della notizia è una collaboratrice, Letizia Cafiero, sigla Y7W; il redattore, a termine, che passa la notizia è Salvatore Falco, sigla KXR, ndr): l’orario le 23.16, il titolo “Musica: applausi al San Carlo per ‘La Traviata’ di Ranieri”. Nel testo si legge: “Il San Carlo applaude. Piace il lavoro di Ranieri”, che ha curato la regia dell’opera. Ma titolo e testo dicono un’assurdità e una bugia: un’assurdità perchè lo spettacolo è finito alle 23.35, venti minuti dopo il lancio Ansa, e una bugia perchè Massimo Ranieri è stato subissato di fischi (come poi hanno riportato i giornali, a cominciare dal Mattino del giorno dopo, che ha titolato “San Carlo, fischiato Ranieri”). Ma a fischiare l’Ansa, chi ci pensa?

Tito Angelotti

MUSICA: APPLAUSI AL SAN CARLO PER 'LA TRAVIATA' DI RANIERI (ANSA) - NAPOLI, 19 GIUGNO - L'aveva promesso: la sua Violetta sarebbe stata una sorta di Filumena Maturano. Così è stato. La prima de 'La Traviata' di Giuseppe Verdi firmata Massimo Ranieri, andata in scena stasera al teatro San Carlo di Napoli, ha mostrato al pubblico soprattutto


San Carlo, la Traviata. Alfredo e Flora in una scena del secondo atto

l'aspetto psicologico dei personaggi, le loro storie.
Innanzitutto e soprattutto, Violetta. Il suo amore per Alfredo, pur ricambiato, diventa per lei un

tormento. Una Violetta che, non senza tensione scenica, da prostituta diventa innamorata. "Quello che mi interessa è portare in scena la condizione psicologica devastante di Violetta, il fatto di accorgersi di essere amata amando", aveva detto Ranieri. E ci è riuscito. La sua Violetta assomiglia davvero a Filumena Marturano, famosa e richiesta nel suo ambiente ma sola, molto sola.
Il San Carlo, dove quest'opera è stata rappresentata già 637 volte tra l'ottocento e il novecento, per questa prima è davvero pieno, applaude. Piace il lavoro di Ranieri, alla sua quarta regia lirica, la seconda per il Massimo napoletano, attento alla tensione psicologica e al dato sociale, colpisce la
rilettura in chiave moderna del capolavoro del repertorio romantico. A salire sul palco del San Carlo Carmela Remigio (Violetta), Giuseppe Gipali (Alfredo), l'applauditissimo Dmitrij Hvorostovsky (Giorgio Germont).

E ancora: Daniela Innamorato (Flora), Nicolò Ceriani (Il barone Douphol), Domenico Colaianni (Il marchese d'Obigny). Scene e costumi di Giuseppe Crisolini Malatesta. Sul podio, a dirigere


Yves Abel, Dmitri Hvorostovsky e Carmela Remigio

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, il maestro franco-canadese Yves Abel. La traviata di Ranieri sarà al teatro San Carlo di Napoli fino al 29 giugno. Sette le repliche: giovedì 21, sabato 23, domenica 24, martedì 26, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 giugno. (ANSA).
Y7W-KXR 19-GIUGNO-07 23:16