A Biazzo stipendio
da redattore capo

A GIUGNO, CON il Napoli e con l’Avellino, è stato, in qualche modo, promosso anche Salvatore Biazzo, capo dei servizi sportivi della sede Rai di via Marconi e, con Silvio Luise, responsabile di Neapolis, programma nazionale dedicato a internet e alle tecnologie informatiche in onda dagli studi di Fuorigrotta dal lunedì al venerdì.
Biazzo, avellinese, sessantadue anni, da ventisette professionista, era e rimane vice redattore capo, ma gli è stato riconosciuto lo stipendio da redattore capo. Un riconoscimento che lo piazza ora a metà strada tra i redattori capo Silvio Luise e Procolo Mirabella e i vice Antonio Di Nunno, Giuseppe

Mariconda e Antonello Perillo. Ma perché il direttore della Tgr, la testata giornalistica regionale, Angela Buttiglione ha deciso di dare più soldi a Biazzo?
Una motivazione ufficiale non c’è e non se ne trova traccia neanche nei due comunicati che hanno


Salvatore Biazzo, Carlo De Cesare e Gabriella Fancelli

ufficializzato la notizia. Con il primo del 13 giugno, il capo dei servizi giornalistici di Napoli Massimo Milone fa sapere che Biazzo non si occuperà più della segreteria di redazione, incarico affidato a Gabriella Fancelli per i giornalisti e Carlo De Cesare per i telecineoperatori e per gli operatori. Con il secondo il comitato di redazione (Pasquale Piscitelli, Massimo Ravel, Nando Spasiano) informa dell’aumento di stipendio a Biazzo, aggiungendo che, secondo Milone, questo “potrebbe essere un sintomo di apertura dell’azienda verso l’attribuzione ad altri colleghi di riconoscimenti personali di merito”. “Su questo aspetto – continua il comunicato - il redattore capo ha assicurato da parte sua la massima attenzione”. Traduzione: state buoni che ci sono, o ci sarebbero, altri soldi in arrivo.