RAI: TGR NAPOLI, ISTITUZIONI E SOCIETÀ CI SOSTENGANO 
            VERTENZA SUD DOPO CANCELLAZIONE NEAPOLIS E TERZA EDIZIONE TG 
            (ANSA) - NAPOLI, 21 GIUGNO  - Il comitato di redazione della Tgr di Napoli  rivendica ''con forza la centralità dell'informazione campana nel panorama  nazionale, e apre una 'Vertenza Mezzogiorno', da considerare prioritaria nelle  scelte 
            strategiche del servizio pubblico''. 
            La rivendicazione è stata ribadita nel corso di una conferenza  stampa congiunta con l'Assostampa, all'indomani della cancellazione della terza  edizione dei Tg Regionali e della rubrica 'Neapolis', realizzata in piena  autonomia dalla redazione di Napoli. I tagli sono stati ufficializzati il 10 giugno  dal cda di Viale Mazzini, in sede di approvazione dei palinsesti autunnali. 
            Il comitato di redazione, su mandato dell'assemblea dei redattori  della Tgr campana, ricordando di aver già avviato le procedure per il primo di  5 giorni di sciopero, invita sin d'ora i rappresentati istituzionali e della  società civile ''a sostenere con forza questa vertenza, anche in tutti i futuri  momenti di confronto che il sindacato metterà in campo nei prossimi giorni. La  doppia gravissima decisione del Cda da un lato   mortifica l'informazione regionale (creando un buco di circa 12 ore, in  una fascia oraria particolarmente delicata, che vede la Redazione in prima linea  sui fatti di rilievo nazionale), dall'altro cancella con un tratto di penna una  storia di 11 anni ('Neapolis') durante i quali Napoli ha fatto scuola nel campo  delle tematiche legate alle nuove tecnologie''. 
            ''Negli ultimi due anni - si sottolinea - la redazione è stata  fortemente impegnata nello sviluppo dei nuovi programmi informativi del  mattino, di grande interesse per l'azienda e per il pubblico: 'Buongiorno  Regione' e 'Buongiorno Italia'. I giornalisti hanno accettato la sfida con  entusiasmo, dimostrando una professionalità riconosciuta dai dati di ascolto.  L'ennesima dimostrazione di quella capacità che da 30 anni pone Napoli tra gli  attori protagonisti nel panorama informativo del servizio pubblico. Le scelte  dell'azienda sembrano invece andare, decisamente e incomprensibilmente, in una  direzione opposta''. 
            ''In uno scenario in cui la Rai sta vivendo un processo di profonda  trasformazione (13 canali digitali e nuovi investimenti), la redazione, quindi,  guarda con sfiducia una 
            strategia aziendale evidentemente orientata a destinare la  gran parte dei suoi investimenti al Nord. Per tutte queste considerazioni -  conclude il Cdr - non è possibile giustificare l'assenza delle istituzioni  locali, perché una Campania 
            indebolita nel suo motore culturale e informativo è una  Regione più povera. Per tutti''.(ANSA). 
          COM-TOR  21-GIUGNO-10  16:34   |