Cara Iustitia,
sull’ennesimo omicidio a Napoli, l’attacco dell’articolo sul Mattino del 4 aprile, mercoledì di pasqua, è preciso. Scrive Giuseppe Crimaldi: “Le armi della camorra tornano a fare fuoco in città, e questa volta si apre un nuovo fronte di guerra: dopo Secondigliano e il rione Sanità tocca all’area occidentale, a Soccavo”.
La notizia diventa spalla di prima pagina, con apertura del dorso cronaca e un’intera pagina, la terza, con tre servizi e un box. Ma i redattori capo addetti alla prima (con il vicario Sergio Troise, Gianni Ambrosino, Massimo Baldari e Armando Borriello) spostano il luogo dell’esecuzione camorristica. In prima il titolo è “Fuorigrotta / omicidio tra la folla”. E poi dicono che il direttore Orfeo è severissimo con gli errori e le imprecisioni, anche minuscole.
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