Stampa Romana fa
condannare la Rai

IL 12 MARZO Antonio Tizzano, giudice del lavoro della quarta sezione civile del tribunale di Roma, ha condannato la Rai per “comportamento antisindacale”. Il giudizio è stato promosso dall’Associazione stampa romana, con il segretario Lazzaro Pappagallo, su input dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, guidato dal segretario Daniele Macheda, con un ricorso depositato il 14 dicembre scorso. Al centro del contenzioso il taglio dell’edizione della notte dei tg regionali decisa e annunciata pubblicamente

dall’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes quando era stato ascoltato dalla commissione di Vigilanza della Rai senza avere preventivamente consultato il sindacato. Nelle quindici pagine del decreto il magistrato

Francesco Bronzini e Arturo Maresca

ricapitola le posizioni dei contendenti: da un lato l’ad Fuortes e il dirigente Felice Ventura, difesi dagli avvocati Arturo Maresca e Franco Raimondo Boccia; dall’altro Stampa Romana con i legali Bruno Del Vecchio e Francesco Bronzini.
Il giudice traccia quindi un quadro dettagliato e netto. “Il tenore inequivocabile delle frasi pronunciate dall’amministratore delegato in sede di audizione in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il 24 novembre scorso, nonché il preciso riferimento alla data a decorrere dalla quale sarebbe stata attuata (“effettivamente le edizioni notturne del tgr sono state cancellate a partire, mi sembra, dal 9 gennaio con il nuovo palinsesto”); la singolare tempestività con la quale è pervenuta all’Usigrai la convocazione per il 6 dicembre “per l’informativa”, il giorno stesso della pubblicazione del comunicato Usigrai nel quale si annunciava la promozione di scioperi e di azioni legali per ristabilire il rispetto delle prerogative sindacali; sembra essere, come sostiene l’Associazione ricorrente un tentativo di “correre ai ripari”; la delicatezza e la complessità della decisione la quale presuppone analisi di dati di share, anche comparati, valutazioni di impatto economico e di azioni correlate, le quali fanno ritenere che la decisione fosse maturata da tempo”.
Aggiunge quindi: “in altri termini, può farsi retrocedere la decisione ‘incriminata’ alla seduta consiliare (del consiglio d’amministrazione

Franco Raimondo Boccia e Felice Ventura

della Rai, ndr) del 9 novembre 2021, sicché il comportamento antisindacale dell’azienda appare palese”.
La conclusione è inevitabile. Il giudice Tizzano “accoglie il ricorso con l’accertamento che la

decisione di rimodulazione dell’offerta informativa del tgr mediante la cancellazione delle edizioni notturne dei tg regionali è antisindacale perché avvenuta senza la preventiva consultazione del competente organismo sindacale”; ordina “alla Rai di avviare la preventiva consultazione e di pubblicare il presente decreto sulle pagine nazionali dei quotidiani ‘la Repubblica’, ‘Corriere della Sera’e ‘il Sole 24 Ore’; condanna la Rai a pagare in favore  di Associazione stampa romana le spese del procedimento liquidate in 3.520 euro oltre iva e cpa e al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15 per cento”.