I cateteri di Pompei

Sabato 19 ottobre i quotidiani riferiscono dell’ennesima inchiesta avviata dalla magistratura napoletana su sprechi, disservizi e pagamenti disinvolti effettuati dall’Asl Napoli 1 ai fornitori. È un’inchiesta delicata e il Mattino l’affida a Gerardo Ausiello, redattore giovane fresco di contratto a tempo indeterminato. Ausiello ha festeggiato la nomina brindando con i colleghi della redazione, e noi ne siamo sinceramente felici. Avrà festeggiato a Moet & Chandon (ricordate Mo esce Anton la gag di Totò e Peppino de Filippo?) o con uno di quei più modesti spumanti anonimi da supermarket, due euro il boccione da tre litri? Chissà.
Ausiello intervista Angelo Montemarano, direttore generale dell’Asl Na1e poi assessore regionale ai tempi di Antonio Bassolino, che ricorda come in un’azienda di quelle dimensioni possa esserci la mela marcia e qualche isolato caso di irregolarità, che peraltro, dice “ho denunciato personalmente”.
È passato il tempo. Montemarano non si occupa più di politica, ma le mele marce non sono state eliminate. Su sprechi e irregolarità indaga la Corte dei conti che stima un danno per la Regione Campania di circa 32 milioni. Il desk della cronaca, guidata da Paolo Russo con la vice Marilicia Salvia, accanto al servizio impagina un boxino che sintetizza le tappe e le cifre dell’inchiesta, che parte da lontano: il periodo sotto indagine è dal 200 al 2012. Ci pensate: 1812 anni di allegra gestione del denaro nella sanità pubblica campana. Ma se fosse dal 200 avanti Cristo (nel box non è specificato)? Forse anche il prezzo di un catetere utilizzato a Pompei all’epoca dell’eruzione del Vesuvio è stato saldato due volte.

Abel Fonseca
Il Mattino del 19 ottobre

(*) Da www.dentronapoli.it
 
Peppino De Filippo (*)
Antonio Bassolino