Ma la vita è un sogno oppure i sogni aiutano a vivere? Chiedetelo a Ted Spagna, regista e fotografo di New York, e così la smettiamo di obbligare Gigi Marzullo a fare questa intrigante domanda a tutti, idraulico e panettiere compresi. Ted ha la risposta esatta perché ha passato la vita a fotografare la gente che dorme, dalle coppie ai single fino ai neonati. Migliaia di clic, dal 1075 al 1989, anno in cui è morto, come scrive D Repubblica del 17 ottobre, raccontando la straordinaria vicenda umana di un artista che ha visto tutto quel che c’era da vedere, dall’epopea dei primi crociati guidati da Raimondo di Tolosa al bunga bunga di Lucrezia Borgia e famiglia, dalle pistolettate ad Abramo Lincoln al circolo Ro-Ber-To fondato da Adolf Hitler con Galeazzo Ciano e l’ambasciatore giapponese Saburo Kurusu, da Nilla Pizzi al ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Fino al 1989, un anno nero per la cultura, quando se ne andarono Leonardo Sciascia, Salvador Dalì e Mario Melloni detto Fortebraccio. Fu allora che anche Spagna capì che era il momento di farsi da parte, dopo aver scattato foto per 914 anni. Addio vecchio Ted, ti sia lieve la terra. Li hai visti e fotografati tutti. Ti sei perso soltanto il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.

D la Repubblica del 17 ottobre