Esportiamo il nichel nei paesi spazzatura

Ciò che abbiamo ascoltato il 23 aprile nella edizione delle 19,30 del Tg della Campania ha dell’incredibile, ma è drammaticamente vero. Durante un servizio sulla percentuale di nichel nella gran parte della produzione orafa, che dal primo aprile è stata ridotta dalla Comunità europea, abbiamo ascoltato l’illuminato parere di un consulente degli orefici napoletani (Gianni Lepre, ndr) che, per risolvere il problema, proponeva tre soluzioni.
La prima prevedeva un trattamento con prodotti chimici, molto costoso e, quindi, poco allettante per i produttori. La seconda prevedeva il "bagno galvanico" dei preziosi manufatti, ma probabilmente poco efficace. La terza, dulcis in fundo, l’esportazione nei paesi extra-comunitari!
Avete letto bene: esportazione nei paesi extra-comunitari. Stentiamo a crederci. Non c'è stata nessuna replica da parte dell’intervistatore (Luigi Carbone, ndr), nessun commento dopo il servizio da parte del conduttore (Cecilia Donadio, ndr), nessuna riparazione da parte della direzione della redazione della televisione di Stato (Antonello Perillo, ndr). È gravissimo quanto accaduto.
Chiediamo che venga stigmatizzato il comportamento dei responsabili di tale servizio e che ci sia una doverosa replica all’autore di tale tipo di dichiarazioni, che colloca il nostro Paese, la nostra cultura, al livello del Sud Africa dell’apartheid.

Francesco Di Mauro
presidente Comitato San Martino

 
Gianni Lepre
Luigi Carbone
Francesco Di Mauro