Uscite rivelatrici: Verna + di Amadeus

Dopo essere andato in pensione il primo aprile il giornalista napoletano Carlo Verna ha annunciato l’avvio di un’azione giudiziaria nei confronti di viale Mazzini ai cui dirigenti ha inviato una lettera aperta.
Alla scelta di Verna di andare in pensione con un anno di anticipo Giovanni Valentini, già direttore de L’Espresso e vice direttore di Repubblica, il 20 aprile dedicaIl sabato del villaggio’, la sua rubrica settimanale sul Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Marco Travaglio. È un articolo sorprendente che citando stralci della lettera di Verna arriva a sostenere una tesi davvero singolare: l’uscita di Verna dalla Rai è più “rivelatrice” di quella di Amadeus.
Nella sua riflessione Valentini mostra una grande stima nei confronti di Verna ma forse ne conosce poco la storia professionale. Qualche breve dato. Dopo vari incarichi negli organismi di categoria nell’ottobre del 2006 diventa segretario nazionale dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, e viene confermato per un secondo mandato fino al novembre del 2012. L’anno successivo il sindacalista Verna viene promosso vice direttore della Tgr, la testata giornalistica regionale dalla quale dipendono tutte le sedi locali, ed esce dall’organico della sede napoletana della Rai. Dopo dodici mesi decide di rinunciare alla vice direzione per diventare redattore capo centrale a disposizione del direttore, un ruolo che gli consente maggiore libertà. Intanto per dieci anni è consigliere dell’Ordine nazionale dei giornalisti fino all’ottobre del 2017 quando ne diventa presidente. E guiderà l’Ordine fino al dicembre 2021.
Per dieci anni è stato quindi a disposizione del direttore della Tgr Alessandro Casarin; in realtà ha vissuto a Napoli con ufficio all’attico della sede di via Marconi ed è andato in redazione per coprire con cronache e commenti le partite del Napoli Calcio.
Ubaldo Rainer Kronesberg
 
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