Deserto a Benevento,
chiude anche il Sannio

VA AVANTI inesorabile la desertificazione della gracile rete editoriale del Sannio. Il 4 aprile è andato in edicola l’ultimo numero del quotidiano Ottopagine, edito da Oreste Vigorito e diretto da Luciano Trapanese. Venti giorni prima hanno lasciato la redazione del Quaderno.it, il primo quotidiano on line del Sannio, perché da mesi senza retribuzione, i giornalisti Laura De Figlio, Nella Melenzio e Gaetano Vessichelli che da quattro anni lavoravano a tempo pieno all’iniziativa. Ora il sito viene aggiornato da un

giovane giornalista di San Salvatore Telesino, Michele Palmieri, mentre Laura De Figlio, assistita dall’avvocato Donatella Parente,  ha citato in giudizio la Free Press, la srl che edita il Quaderno, il cui amministratore è Giancarlo Petrillo.
Il prossimo funerale è annunciato per il 30 giugno quando chiuderà il Sannio, il quotidiano edito e diretto da Luca Colasanto, che l’ha fondato nel 1996.
Subito dopo scatteranno due anni di cassa

Oreste Vigorito

integrazione straordinaria per i tredici dipendenti, sette giornalisti (Alfredo Iannazzone, Teresa Lombardo, Enza Nunziato, Andrea Porrazzo, Alfredo Salzano, Angela Tretola, Antonio Tretola) e sei tra poligrafici e amministrativi (Antonio Ferraro, Elena Cece, Walter Coda e addirittura tre grafici: Andrea Mazzulla, Alfredo Pietronigro, Giuseppe Porcaro).
L’accordo per la cig è stato sottoscritto il 29 maggio alla sede dell’Ormel, l’osservatorio del mercato del lavoro e dell’occupazione della Regione Campania, al centro direzionale di Napoli. All’incontro erano presenti con la dirigente Ormel Adriana Di Lullo, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Sindacato unitario giornalisti campani (con Claudio Silvestri), il redattore capo responsabile del Sannio Marco Tiso (che, stranamente, non è presente nell’elenco dei cassintegrati) e il consulente del lavoro Lorenzo La Duca per la cooperativa Pagine Sannite.
La decisione di chiudere il Sannio coincide con un momento di bassa fortuna politica del settantanovenne Colasanto: dopo dieci anni in consiglio regionale con il centro destra, alle elezioni del 31 maggio non è stato eletto e pochi giorni dopo il coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano ha azzerato le cariche nel Beneventano e ha sollevato Colasanto da coordinatore

Luigi Barone

del partito per il Sannio, assumendo personalmente l’incarico ad interim.
Torniamo ora al quotidiano. Da diversi anni Pagine Sannite, la cooperativa a responsabilità limitata che confeziona il giornale, presenta bilanci in rosso, anche a causa della riduzione dei contributi pubblici. Ma forse la spinta decisiva verso la chiusura è arrivata dai debiti verso i fornitori e dai diversi contenziosi con i dipendenti, alcuni dei quali chiusi con

transazioni non ancora onorate; un nome per tutti: Luigi Barone che è stato vice direttore del giornale dall’aprile del 2012 all’ottobre del 2013 ed oggi è a capo della segretaria del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano. L’azzeramento potrebbe servire per fare un po’ di pulizia.
Colasanto allora va in pensione sia come politico che come giornalista (è pubblicista dal 1982) ed editore? Difficile crederlo. Non a caso a Benevento assicurano che Pagine Sannite è in liquidazione ed è già stata costituita una nuova cooperativa di giornalisti per riprendere in tempi strettissimi la pubblicazione del quotidiano.