La Rai è in prima fila, soprattutto perché ente pubblico, nella prevenzione del contagio del Covid 19. Le sue redazioni sono state svuotate di almeno un quarto del personale che lavora in smart working, le produzioni si sono fermate e alla ripresa vanno in onda senza pubblico e rispettando le distanze anti contagio; per esempio 'Un posto al sole' che è stata la prima produzione a riprendere i lavori.
Sconcerta perciò che il 17 giugno i festeggiamenti per la Coppa Italia vinta dal Napoli siano stati trattati senza fare alcun cenno agli “sciagurati”, così definiti dall'Organizzazione mondiale della sanità, che la sera della vittoria si abbracciavano e baciavano a migliaia per strada senza mascherine.
Un frastornato Gianni Occhiello si è limitato a urlare più forte, nonostante la mascherina regolarmente indossata, dei tifosi e a intervistarli senza mascherina come se nulla fosse. Nessun cenno dai conduttori di tg e Buongiorno Regione (Luigi Carbone, Roberta Ammendola, Rino Genovese, Fabrizio Cappella e Letizia Cafiero) e ci sono soltanto due eccezioni: il 18 giugno alle 14 Marialaura Massa fa un cenno alla reprimenda dell’Oms e alle 19,35 Giovanni Messina parla dei tifosi scatenati.
Tace il capo dell’informazione regionale della Rai Antonello Perillo, supertifoso del Napoli, tacciono il direttore della Tgr Alessandro Casarin e il vice per il Mezzogiorno peninsulare Carlo De Blasio. Eppure il 19 giugno il Corriere della Sera ha piazzato al centro della prima pagina una grande foto di piazza Trieste e Trento stracolma di tifosi urlanti con il titolo “Accalcati e senza mascherine / Gli esperti: tifosi sciagurati”; e sempre il 19 giugno anche il Corriere del Mezzogiorno in apertura di prima pagina fa un titolo sui “tifosi sciagurati”.
Nessun commento nemmeno dal presidente dell'Ordine nazionale giornalisti Carlo Verna che quando gioca il Napoli, pur non facendo parte della redazione di via Marconi, si ricorda di essere giornalista sportivo e con quattro colleghi in servizio si impossessa di tutte le cronache e occupa anche la poltroncina del commentatore presente in studio.

Gualtiero Navarra