“Il giornale? Solo su prenotazione”

“Il giornale? Se lo prenota, posso vedere di farglielo arrivare domani”, dice Angela, che gestisce un chioschetto (di souvenir, non di giornali) sul porto di San Domino, alle isole Tremiti.
Qui l’edicola non c’è, ma soprattutto, alle Tremiti  (oltre 5 mila presenze turistiche tra italiani e stranieri in estate), non ci sono i giornali. Niente quotidiani, niente riviste. Siamo a 26 miglia da Termoli, una città di 33 mila abitanti, a 60 minuti di traghetto, più o meno Napoli-Ischia, ma sulle due isole abitate dell’arcipelago, San Domino e San Nicola, è più facile centrare un  6 al Superenalotto che trovare un giornale di carta stampata. Eppure, d’ estate, in vacanza, si legge di più ed i quotidiani fanno sforzi per estendere la distribuzione nelle aree turistiche.
Alle Tremiti ci sono problemi di collegamenti con la terraferma? “Qui ‘Amazon prime’, ‘Zalando’ e le altre multinazionali dell’ e-commerce consegnano regolarmente - dice Sabrina, guida turistica - e dal continente (esistono cinque collegamenti per le Tremiti, da Molise, Puglia e Abruzzo, ndr) ci arriva anche il pane quotidiano”. Certo, qualcuno potrà immediatamente intonare il solito De profundis per la carta stampata, (“i giornali non li legge più nessuno). Ma il New York Times (quasi 800 mila copie cartacee vendute nel primo mercato editoriale del mondo) ricava il 40% delle entrate pubblicitarie dalla carta stampata e in Italia, dopo 20 anni, il mercato degli e-book è fermo al 12% contro il 78% dei libri di carta (il restante 10% va agli audiolibri), e bisognerebbe fare un discorso diverso. I giornali vendono meno perché in Italia si legge storicamente poco e perché interessano sempre meno i lettori. E continuano a diminuire le copie di carta (mentre gli abbonamenti digitali non sfondano) perché sono sempre più introvabili: 11 mila edicole chiuse, il 37% del totale, in 15 anni, i quotidiani scomparsi dagli autogrill, dalle tabaccherie, dai bar, con il colpo di grazia del Covid. Un Comune su quattro non ha neanche un’edicola, nelle scuole, il progetto “Il quotidiano in classe”, rilanciato, è limitato alle superiori. Il governo di Giorgia Meloni, che ha come sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini, ha annunciato un piano per fermare la moria dei chioschi. Ma resta il nodo della distribuzione.
Le isole Tremiti non sono un caso unico. E se gli organismi professionali, l’Ordine dei giornalisti, presieduto da Carlo Bartoli, la Federazione della Stampa, guidata dal tandem Alessandra Costante segretaria e Vittorio Di Trapani presidente, si preoccupassero anche di farli leggere i giornali? Se i contributi statali fossero destinati anche alla distribuzione, per raggiungere capillarmente le aree meno popolate? Il giornale è morto? Non ancora, ma stanno facendo di tutto per ammazzarlo.

Aramis de Vannes

 
Giorgia Meloni
Alberto Barachini
Carlo Bartoli
Alessandra Costante
Vittorio Di Trapani