IL 21 LUGLIO il direttore del Mattino Roberto Napoletano piazza in apertura della prima pagina un titolone: "Ischia, modello di ripresa"; e scrive di isola "rinata dopo il terremoto, la frana e l'addio ai turisti russi" che farebbe ben sperare se solo fosse tutto vero.
Peccato che l'isola "resiliente risorta dopo sisma frana e stop ai russi" è tale soltanto nell'immaginario di Adolfo Pappalardo, estensore dell'articolo che occupa le pagine 2 e 3 del primo dorso, accompagnato da un servizio della neo firma del Mattino Gaetano Ferrandino (dopo anni di collaborazioni saltuarie con il Corriere del Mezzogiorno) che scrive di un'isola di mare, terme e sentieri e gastronomia.
Articoli ben confezionati, con due interviste ai sindaci di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, e Casamicciola, Giosi Ferrandino, (della serie: Acquaiò, l'acqua è fresca?) e la notizia di alcune attività gastronomiche di recente apertura che parrebbero giustificare il succo dell'operazione

scrive il Mattino a caratteri cubitali, al punto da mettere in secondo piano notizie sulla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e sull’ex presidente Usa Donald Trump, relegate nelle pagine interne. Nel mese di luglio sull'isola si è registrato un calo delle presenze turistiche che può essere stimato intorno a un – 30 per cento come ha dichiarato a Iustitia un sindacalista esperto del settore commercio e ha confermato un noto albergatore isolano evidenziando come la crisi ha toccato anche punti di eccellenza isolana, come il prestigioso comune di Sant’Angelo che durante le serate di luglio, eccezion fatta per i fine settimana, era semideserto, e che per la prima volta nella storia ha visto un famoso albergo a 4 stelle come l'hotel terme 'San Michele' chiuso per la stagione turistica e un albergo a 5 stelle, sempre a Sant’Angelo, che alla data del 21 luglio registra un consistente numero di mancate prenotazioni per il mese di agosto. Situazione analoga anche per il comune di Ischia dove il + 30 per cento 'raccontato' dal Mattino è solo una chimera.
E a Casamicciola? Se per "modello di ripresa" e "isola resiliente risorta a nuova vita" vogliamo intendere la piantumazione dei grossi alberi sulla via Marina (pagati dal Commissariato alla ricostruzione Giovanni Legnini) e le folle presenti ai concerti gratuiti (ultimo quello di Raf) a piazza Marina alziamo le mani ma se poi ci spostiamo nelle zone terremotate e alluvionate e assistiamo alla desolazione più assoluta allora non possiamo che rimanere basiti per i titoloni e i servizi del Mattino.