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Velardi tenta
di giustificarsi |
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All’attività frenetica di Antonello Velardi, numero tre del Mattino, sindaco di Marcianise e presidente dell’Ato rifiuti della provincia di Caserta, il sito dei giornalisti di ‘Senzabavaglio’, corrente sindacale di minoranza presente negli organismi di categoria (Fnsi, Ordine, Inpgi) guidata dall’ex inviato per l'Africa del Corriere della sera Massimo Alberizzi, ha dedicato l’undici maggio un articolo di Luisa Espanet. Alla giornalista milanese Velardi ha inviato una replica. Eccola
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Cara collega,
ho letto con interesse l'articolo che mi hai dedicato sul sito di Senza Bavaglio e vorrei fare cortesemente, se è possibile, delle osservazioni. Capisco la tua verve polemica, ma non posso passare come l'ultimo degli imbroglioni che si mette sotto i piedi qualsiasi regola deontologica. La mia situazione è molto chiara. Sono stato eletto sindaco della mia città, Marcianise, in provincia di Caserta, a capo di una coalizione di centrosinistra guidando liste civiche. |
La mia città è importante per il suo ruolo strategico, ma è anche la città che ha subito - unico caso nella storia repubblicana - l'onta del coprifuoco a seguito di una cruenta lotta tra clan camorristici che determinò negli anni novanta non meno di trenta morti. Dopo un commissariamento, la mia candidatura è nata dalla società civile, richiesta da spezzoni significativi del mondo delle professioni, della cultura, del volontariato. A questi spezzoni si è poi |
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Massimo Alberizzi |
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aggiunta una parte rilevante del pd locale, non quella che fa capo ad un ex segretario provinciale e alla senatrice Rosaria Capacchione, mia collega al Mattino, che tu citi nel tuo articolo, furiosamente contrari alla mia discesa in campo tanto da avere come sostenitori alcuni parenti di camorristi, a loro volta a processo per camorra. Sono stato eletto con un'ampia maggioranza, battendo tutti i vecchi arnesi della politica locale che si erano coalizzati tra loro e godendo dell'appoggio della Capacchione. La mia amministrazione si è segnalata finora per numerose iniziative, quella cui tengo di più è l'acquisizione al comune di una villa con piscina appartenente ai boss della camorra locale, sequestrata e abbandonata perché nessuno aveva avuto finora il coraggio di prenderla in gestione. In questi giorni stiamo per completare i lavori di ristrutturazione, poi la villa verrà data in uso ad un'associazione di Marcianise che assiste i disabili. Scrivo tutto questo per spiegare che non appartengo ai vecchi gruppi di potere e non sono ostaggio delle vecchie liturgie. Come sindaco guadagno 738 euro al mese, ripeto 738 euro al mese. Tutto ciò che |
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Antonello Velardi |
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ho guadagnato in questi primi undici mesi li ho utilizzati per attività comunali, che erano senza copertura perchè ho ereditato un ente in predissesto economico. Di tutto ciò ho regolari ricevute fiscali. Tu citi il caso della collega Capacchione ma lei guadagna da senatrice 14mila euro al mese, praticamente il doppio di quanto io ho finora guadagnato nei primi undici mesi. Lei ha chiesto l'aspettativa perché la casta si è saputa difendere, io se vado in aspettativa |
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non avrei come far mangiare moglie e due figli che studiano. Mi accusi di continuare a lavorare al Mattino e di fare non solo il sindaco ma anche il presidente dell'ente dei rifiuti. È vero. Ma il presidente dell'ente dei rifiuti percepisce un emolumento ancora più basso, anzi non percepisce proprio nulla. Zero euro. Ripeto zero euro. Mi potrei fermare qui, lamentandomi che hai scritto senza approfondire bene la questione. Aggiungo, se mi consenti, un dato più complessivo. Dal tuo ragionamento, e dai dati che tu ignoravi e che io ti ho fornito, dovrei dire che il sindaco lo può fare solo chi è ricco di famiglia o chi è ladro perché con la politica ci campa. Io no. Pur avendo rinunciato a tutte le mie ferie al giornale, pur avendo utilizzato le ferie per stare al comune, pur non essendomi riposato neanche un giorno da un anno, avrei dovuto lasciare e morire di fame. Quanto agli articoli che mi dedica il sito Iustitia, beh, quelli sono telecomandati e retaggio di un passato dove si mischiano fatti personali e non. Le tipiche invidie nel mondo dei giornali di cui ti posso dire nei dettagli, ma sono centinaia i giornalisti campani che ti potrebbero dire la |
stessa cosa. Ed è notorio, ora lo sai anche tu. Telecomandati sono anche gli articoli che mi dedica un altro sito locale, chiaramente ricattatorio, e qui la questione è oggetto di indagini della magistratura cui mi sono rivolto. Come telecomandati sono quelli che mi dedica un altro giornale locale, già nel passato condannato per estorsione. Sì, estorsione. Tu, bontà tua, le chiami allegre diffamazioni. Perché, diciamoci la verità, questo è il vero tema, |
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Rosaria Capacchione |
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cioè la qualità dell'informazione in una terra di camorra. La qualità e la pericolosità. Sarebbe bello che Senza Bavaglio se ne interessasse, ma per davvero, senza farsi suggerire nulla da nessuno, senza alcun bavaglio appunto. Mi farebbe piacere se questa mia riflessione fosse pubblicata, a beneficio dei lettori e di tutti i colleghi. |
Antonello Velardi |
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