Un pubblicista eletto
tesoriere dell’Ordine

NEL PRIMO POMERIGGIO del 18 novembre si è riunito nella sede di via Cappella Vecchia il neo eletto consiglio dell’Ordine regionale. E si è colta subito un’aria nuova per la presenza di un consigliere d’opposizione, il capo cronista del Mattino Gerardo Ausiello. Si è partiti con l’elezione del presidente con una proposta di voto all’unanimità per Ottavio Lucarelli che è in carica come numero uno dal 2007. Ausiello ha espresso le sue perplessità perché, ha spiegato, occorre dare un segno di discontinuità e fatto il nome per la presidenza di Titti Improta, giornalista di Canale 21 e segretario uscente, “una donna competente, leale e appassionata”. La proposta ha colto di sorpresa gli altri consiglieri (con Lucarelli, Improta e Ausiello, ci sono i professionisti Enzo Colimoro, Marisa La Penna, Alessandra Malanga

e i pubblicisti Domenico Falco, Salvatore Campitiello e Massimiliano Musto). L’impasse è stato superato grazie a Titti Improta che ha ringraziato ma si è detta non ancora pronta per un incarico così impegnativo. Lucarelli

Titti Improta e Ottavio Lucarelli

ha quindi raccolto otto preferenze e una Improta. Scontate le riconferme di Falco alla vice presidenza e di Improta alla segreteria; in  entrambi i casi l’esponente della minoranza si è astenuto.
Il colpo a sorpresa è arrivato al voto per il tesoriere quando viene eletto dagli otto consiglieri di maggioranza Salvatore Camptiello, pubblicista con una lunga militanza negli organismi di categoria, salernitano di Pagani, settantaquattro anni a febbraio, iscritto all’albo dal 1979. L’ultimo pubblicista tesoriere risale al mandato 1998-2001 di Ferdinando De Maria. Poi soltanto professionisti: Francesco Landolfo, Adriano Albano, Pino De Martino e Paolo Mainiero.
Una scelta che si presta a due letture. La prima. Falco è l’uomo forte del consiglio e può imporre le scelte che vuole come quella di un anziano pubblicista tesoriere, che dovrà occuparsi di un bilancio da centinaia di migliaia di euro. La seconda. Lucarelli ritiene Alessandra Malanga inesperta e non si fida degli altri due professionisti consiglieri, Enzo Colimoro e Marisa La Penna, temendo magari tentazioni di ribaltone con i tre pubblicisti e il consigliere dell’opposizione.