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Per la giornalista Balivo
secondo esposto all'Ordine |
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DAL 19 OTTOBRE Il Mattino, nelle versioni cartacea e on line, ha una nuova rubrica, “La posta di Caterina”, affidata a Caterina Balivo, trent’anni, napoletana di Secondigliano, conduttrice di programmi tv della Rai (da settembre con Milo Infante è a Pomeriggio sul 2), dal 2002 iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. La rubrica con un volto noto della tv, |
nelle intenzioni del direttore Virman Cusenza, probabilmente serve a dare un po’ di traino soprattutto al giornale on line che avanza con grande fatica, ma sulla Balivo intanto si vanno addensando le nubi di un procedimento disciplinare. Il 28 settembre Pierluigi |

Milo Infante (*) e Ottavio Lucarelli |
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Roesler Franz ha indirizzato un esposto al presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti (Enzo Iacopino), al vice (Enrico Paissan) e al segretario (Giancarlo Ghirra), segnalando che la pubblicista Caterina Balivo “continua tranquillamente a fungere da testimonial pubblicitaria per Cannella, importante Casa di abbigliamento e moda, che è giunta al terzo posto assoluto a Miss Italia 1999, ha posato anche per foto osé e calendari di grande tiratura”. Allega all’esposto una copiosa documentazione e aggiunge che l’oggetto delle sue denunce “è documentato da alcuni video su you tube e da servizi con foto su vari siti internet”, di cui fornisce gli indirizzi.
Ricorda inoltre di avere indirizzato il 18 giugno 2008 una segnalazione documentata all’Ordine dei giornalisti della Campania, ma la segnalazione è finora rimasta senza risposta.
Quindi conclude: “A mio parere non dovrebbe esserci dubbio che, fungendo da testimonial per un marchio importante come Cannella, la giornalista Caterina Balivo abbia fatto pubblicità vietata, violando gravemente gli articoli 1, 2 e 48 della legge 3 febbraio 1963 n. 69 sull’ordinamento della professione giornalistica con riferimento all’articolo 44 del vigente contratto nazionale di |

Virman Cusenza e Enzo Iacopino
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lavoro e alla Carta dei doveri del giornalista dell’8 luglio 1993 nonché al Decreto legislativo n. 74 del 1992. Va quindi sottoposta a procedimento disciplinare da parte dell'Ordine dei Giornalisti della Campania ex artt. 48 e 49, primo comma, della legge n. 69 del 1963”. |
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L’accusatore implacabile della Balivo e dell’Ordine campano, dal 2007 guidato da Ottavio Lucarelli, è Pierluigi Roesler Franz, romano di sessantatre anni, cronista di giudiziaria di Corriere della sera (per nove anni) e Stampa (venticinque), dal ’93 al 2004 presidente di Stampa romana, per quindici anni consigliere d’amministrazione dell’Inpgi e ora sindaco dell’istituto di previdenza dei giornalisti e consigliere nazionale dell'Ordine.
La scossa di Franz non è stata inutile perché sulla deontologia la sensibilità dell’Ordine campano è torpida. Qualche settimana fa da via Cappella vecchia è finalmente partita una raccomandata per la Balivo inviata all’indirizzo da lei fornito nel 2002 ed è tornata indietro. Una nuova raccomandata è stata ora spedita a Milano, agli studi Rai che ospitano Pomeriggio sul 2. Prima o poi i consiglieri dell’Ordine campano riusciranno a mettersi in contatto con la Balivo, magari scrivendole alla rubrica che cura per il Mattino.
“La questione dei giornalisti che fanno pubblicità – osserva Franz – in alcuni casi è sottovalutata, anche perché spesso neanche gli addetti ai lavori sanno che il testimonial è un giornalista. Ma va anche detto che la materia è regolamentata in modo carente, sanzionata in maniera altalenante, con
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esecuzione dei provvedimenti spesso senza vero controllo”. Franz ha segnalato agli Ordini regionali decine di casi; per citare qualche nome: a Palermo Pippo Baudo, sospeso per un anno; a Milano Maria Teresa Ruta, sanzionata due volte, e Afef che è |

Pippo Baudo e Daniele Mastrogiacomo (**) |
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sotto procedimento disciplinare; a Bologna l’ex pilota Andrea De Adamich, che ha deciso di cancellarsi dall’albo, una strada imboccata anche da altri come Paolo Brosio e Rita Dalla Chiesa.
“Il caso più recente – continua Franz - riguarda l’inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, che è anche consigliere dell’Ordine del Lazio, per la pubblicità dei giacconi Woolrich. Il suo fascicolo è stato assegnato dall’Ordine nazionale al consiglio dell’Abruzzo. In ogni caso in anni e anni di attività soltanto dal Piemonte (per Ezio Greggio) e dalla Campania (la prima segnalazione per la Balivo è del giugno 2008) non ho ricevuto nessun riscontro ai miei esposti, né una lettera, né una telefonata”. |
(*) Da ufficio stampa Rai
(**) Da www.valloweb.it
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