Il premier Silvio Berlusconi, con l'aiuto di Guido Bertolaso, ha risolto da tempo il nodo delle discariche in Campania. Il presidente-operaio, ricorderete, mesi fa ha indossato i panni del presidente-netturbino e una delle principali piaghe di colpo è stata sanata.
Ma le opposizioni hanno continuato a tramare nell’ombra: leggende metropolitane narrano di sindaci pd che nottetempo hanno continuato a intasare sversatoi con mobili presi dal salotto, o assessori dipietristi che mettevano zucchero nei serbatoi dei camion per bloccarli. Sta di fatto che la situazione è quella che vedete anche soltanto aprendo la finestra di casa, con la monnezza arrivata ai secondi piani. Perché, se Venezia ha l’acqua alta, modestamente noi abbiamo ciclicamente la spazzatura alta. E riprendono le proteste, le cariche della polizia, le veglie di preghiera delle madri-sacchetto all’esterno degli impianti nella zona vesuviana.
Il 20 ottobre un servizio del tg1 delle 13,30, diretto da Augusto Minzolini e che ha tra i vice direttori anche Gennaro Sangiuliano, detto Genny, di lontane origini partenopee, ci mostra l’ennesimo corteo dei sindaci della Campania che rifiutano di accogliere la spazzatura napoletana. Viene intervistato Emiddio Cimmino, sindaco di un comune del Casertano, Sant’Ammaro.
Veramente la cittadina si chiama San Tammaro, ma se la tivu si sente senza vederla il difetto non si nota, perché la pronuncia è identica. E il primo novembre tutti a fare gli auguri a Genny: si festeggia San Giuliano, martire di Terracina. Non è il suo onomastico, ma vedrete che gli farà piacere lo stesso.
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