Cambi opinione, cambi qualifica

È gradita per le vecchie, care e belle trasmissioni della tivvù di una volta, necessaria per le televisioni o le radio a budget limitato. Nel caso della Tgr Campania, tuttavia, la replica somiglia al pilota automatico degli aerei: la rotta è sempre la stessa e, dunque, non è un problema far coprire parte del viaggio, ovvero del tg, dalla replica del servizio andato in onda nell’edizione precedente o anche prima. La replica viene usata anche per la cronaca, con effetti dirompenti che meriterebbero l’attenzione di una fin troppo distratta direzione romana (dal febbraio scorso il direttore della Tgr è Alessandro Casarin, ndr).
È il 9 ottobre, in consiglio comunale a Napoli si discute la questione Scampia e il relativo piano presentato dalla Giunta. Il redattore suor orsolino Giovanni Messina, che è di turno all’alba, sbriga la pratica del consiglio monotematico entro le ore 12 e intervista il sindaco Luigi De Magistris che esprime soddisfazione per l’iniziativa. Peccato che, poco dopo la messa in onda del tg delle 14, qualcuno, nell’aula consiliare, chieda la verifica del numero legale, e di 45 consiglieri originariamente presenti si scopre che ne sono rimasti 29. È il finimondo, con polemiche, accuse incrociate e una riunione di giunta e capigruppo convocata in fretta e furia per le 19 dello stesso giorno. Nell’edizione delle 19.35 dello stesso tg, tuttavia, non c’è traccia di tutto ciò. Con un’imbarazzata conduttrice, Cecilia Donadio, che prima e dopo il servizio dà conto del casino successo, va in onda la replica del servizio delle 14 di Messina, allievo del corso di giornalismo più ‘efficace’ d’Italia: sono sette su sette i neo assunti in Rai provenienti dalla scuola del Suor Orsola Benincasa guidata, un tempo, da Lucio D’Alessandro e diretta, tuttora, dal quasi invisibile Paolo Mieli.
Il 12 ottobre piove, non sulle tamerici salmastre di dannunziana memoria, ma nelle metropolitane, nei bassi e sulle strade di Napoli, trasformate in fiumi. Il tg Campania va in onda con un servizio realizzato in redazione da Anna Testa, quando sugli altri telegiornali, compresi i più scalcagnati, vanno in onda interviste a tecnici e cittadini inferociti. Il maltempo più veloce dei tempi di reazione della macchina del Tgr Campania? Forse, ma la sera stessa, quando tutti interpellano, a consuntivo, responsabili del Comune e altri cittadini, il tg manda in onda un solo servizio, naturalmente in replica, della stessa Testa, con qualche modifica ininfluente e nemmeno un cosiddetto “pezzo d’appoggio” che spieghi, oltre la cronaca, cosa, perché e per colpa di chi è accaduto il disastro acqua. Ma per fortuna a risollevare le sorti del tg ci sono due servizi, di Carlo De Cesare e Antonella Maffei, sulla pizza margherita.
Dopo la visita ad Uno Mattina a fine agosto di Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, che si è adirato, non poco, per le presunte “marchette” messe in onda dal programma curato da Susanna Petruni, forse sarebbe auspicabile che lo stesso direttore si recasse a Napoli, in via Marconi, magari leggendo quello che i giornali hanno raccontato da più di un anno a questa parte: assemblee infuocate, documenti circostanziati su omissioni, distorsioni e sviolinate presenti nel Tg, interrogazioni alla Commissione parlamentare di vigilanza, e persino due esposti in Procura. Oggi tutto tace.  
Per il comitato di redazione (Silvio Luise e i neo promossi Rino Genovese e Ettore De Lorenzo) va tutto bene, e la sinergia con il responsabile Massimo Milone è idilliaca. Lontani i tempi nei quali, era il 10 novembre 2011, De Lorenzo si rivolgeva ai suoi colleghi “indignados” definendoli “persone che stimo e che condividono con me una visione del servizio pubblico, della nostra professione e del percorso di lotta che da mesi facciamo – con alti e bassi, scazzi e incomprensioni – per riprenderci il nostro lavoro e liberarci di un sistema di potere assurdo che ci ha spinto tutti sull’orlo del baratro”. O l’assurdo sistema di potere è stato sconfitto e non ce ne siamo accorti, oppure ha cambiato idea. Ma solo gli imbecilli, diceva qualcuno, non cambiano opinione e, soprattutto, non cambiano qualifica.

Francesco Ingravallo
(*) www.freeforunzone.leonardo.it
 
Alessandro Casarin
Giovanni Messina
Lucio D'Alessandro
Paolo Mieli
Carlo De Cesare
Antonella Maffei
Susanna Petruni (*)
Ettore De Lorenzo