Tante le scosse di assestamento

A Ragusa viene arrestato Aldo Gionta, discendente ed erede della dinastia camorristica che fa capo a Valentino Gionta e il Mattino il 18 agosto dedica al fatto due ampi servizi a pagina otto. Un profilo della casata torrese viene affidato alla sapiente penna e alla lucida memoria di Maurizio Cerino, che spazia da Antonio Bardellino a Lorenzo Nuvoletta, da Raffaele Cutolo a Carmine Alfieri, da Totò Riina al giornalista Giancarlo Siani che cercava di vederci chiaro in quell’intreccio di alleanze e omicidi di cortesia. Attenta e puntuale la ricostruzione dei fatti, ma non è una sorpresa: Cerino è cronista di lunga militanza, iniziata nei lontani anni ’80. E nella ricostruzione degli affari dei Gionta non manca un riferimento al “23 novembre 1983, quando un terremoto sconquassa la Campania” e arrivano i miliardi della ricostruzione che fanno gola alla camorra.
Si, in realtà il sisma avvenne nel 1980, ma il fiuto del cronista di razza condusse Cerino a non abbandonare la pista e a seguire il percorso di quei miliardi e le numerose scosse di assestamento. Che si susseguirono a lungo negli anni successivi. 

Masino Pavese
Il Mattino del 18 agosto
(*) Da www.unità.it
 
Valentino Gionta
Lorenzo Nuvoletta
Raffaele Cutolo
Carmine Alfieri
Totò Riina (*)